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Ti presento Amazon A9: Fattelo amico!

Autore: Redazione


Ale Agostini, Partner di Bruce Clay Europe, illustra le caratteristiche del motore di ricerca interno al merchant più utilizzato, Amazon

di Ale Agostini

Partner o un concorrente pronto a “farti le scarpe”? Offline o pure-player online? Amazon, quinto brand per valore a livello globale, può essere per un’azienda il migliore alleato o nemico. Per questo dovete imparare a conoscerlo, partendo dalla sua  tecnologia di search engine. Amazon A9 è il nome del motore di ricerca che scandaglia e ordina gli articoli presenti nel merchant. La divisione di Bezos che costruisce, fa manutenzione e migliora i risultati che troviamo nelle ricerche è chiamata proprio A9, da lì il nome. In questo articolo cerco di spiegarvi quello che ho capito dopo quasi quattro anni che ci lavoro sopra.

È come Google?

Si! Amazon A9 è una versione focalizzata di motore di ricerca focalizzato sullo shopping e relative recensioni. I risultati di una ricerca fatta nel merchant più famoso mostra prodotti che vengono pubblicati in base a parametri di pertinenza e popolarità, molto simili a quelli utilizzati da Google quando alla base del calcolo c’era solo il PageRank. L’algoritmo di Amazon A9 sembra esattamente come Google ha fatto qualche anno fa, con la sola differenza che Google prende dai siti web presenti in rete, Amazon dal feed prodotti che i venditori hanno volontariamente caricato, accettando le condizioni di servizio. Per questo motivo alcune agenzie specializzate (come la mia) da tempo fanno SEO e SEM su Amazon.

Perché mi deve interessare?

Ogni ecommerce, produttore e retailer fisico deve avere una strategia riguardo alla propria presenza o meno su Amazon. Se sei presente con i tuoi prodotti su Amazon (volontariamente), la vendita delle tue referenze su Amazon dipende dal ranking dei tuoi prodotti, oltre che dal prezzo, qualità e recensioni. Se la tua rete di rivenditori mette i tuoi brand su Amazon (magari senza dirtelo), la percezione di pricing nel mercato offline dovrà tenere conto di quello che esce nei top ranking dei primi risultati di Amazon. Hai già fatto SEO del tuo negozio Amazon? Forse è ora...

È come Booking?

In un certo senso sì. Amazon sta ai prodotti fisici come Booking.com sta alle camere di albergo. Quando un operatore domina l’attenzione del cliente finale, ogni azienda deve porsi la domanda come presidiare questa piazza virtuale dove passano ogni giorno migliaia di clienti. Nessun settore è protetto, me ne sono reso conto di recente, lavorando anche su questioni di pricing nei parafarmaceutici e OTC. Anche se non sei nel marketplace, devi comunque avere una strategia Amazon per gestire il travaso dei tuoi prodotti. Volente o nolente, Amazon impatta sul tuo business in quanto il consumatore ci passa sempre più spesso.

Posso chiedere ad Amazon?

No! Se chiedi all’oste se il vino è buono, o al macellaio se la carne è fresca, allora devi ripassare un po’ di strategia aziendale e teoria dei giochi. Amazon fa l’interesse suo e del cliente finale, non certo dei numerosi fornitori che sono pedine sostituibili. Google fa l’interesse suo e dell’utente che cerca, non dei milioni di siti che ha nell’indice, che saranno sempre più facilmente sostituibili se non fanno SEO seriamente. Perché la fedeltà è ormai solo alla piattaforma che usi da smartphone, non al brand. Amazon e Google hanno un unico interesse nei confronti dei player presenti in piattaforma: fargli pagare la visibilità con annunci pubblicitari. Se vuoi saperne di più su come funzione Amazon A9, chiedimi un workshop privato presso la tua azienda e iscriviti alla mia newsletter in aleagostini.com.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 29/04/2024


L’ACI mette a bando 3 milioni di euro per il servizio biennale di ideazione, produzione e pianificazione di nuove campagne pubblicitarie

L’Automobile Club d’Italia ha emesso un bando per l’affidamento del servizio di ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione per ACI stessa, del valore di 3 milioni di euro al netto di Iva in 24 mesi a partire dal prossimo mese di febbraio. Termine per il ricevimento delle offerte:30 maggio 2024. Tra i requisiti richiesti ci sono quello di un fatturato globale maturato nel triennio precedente almeno pari a 6 milioni Iva esclusa, e di aver eseguito negli ultimi tre anni di almeno 2 campagne di comunicazione esterne realizzate per pubbliche amministrazioni/privati con un progetto creativo e un piano media articolato su base nazionale, di cui almeno una con un piano media di valore pari o superiore a 1,5 milioni, Iva esclusa . Finalità La finalità delle precedenti campagne è stata di raccontare valori, capacità, funzioni di ACI e di diffonderne la “mission”: rappresentare gli interessi, le ambizioni, le evoluzioni degli automobilisti contemporanei, non più intesi solo come “proprietari di veicoli” ma soprattutto quali cittadini che necessitano di mobilità sostenibile, sicura, individuale e interconnessa con quella collettiva. ACI ha inteso, inoltre, evolvere il suo ruolo, in funzione delle trasformazioni della società, estendendo la sua attenzione a tutte le modalità con cui si compone oggi la mobilità individuale, di cui fruiscono tutti i cittadini non solo gli automobilisti, e integrando il concetto di mobilità sostenibile che deve essere certamente a minor impatto ambientale ma, altresì, anche con sempre maggiore la sicurezza stradale e, soprattutto, accessibile a tutti. ACI intende quindi perseguire questo percorso per i prossimi due anni, sviluppando campagne istituzionali/sociali, con adeguate pianificazioni nazionali, rinnovando le campagne specifiche legate ai servizi/prodotti offerti, proseguendo la comunicazione sui temi della Sicurezza Stradale e della corretta guida che ogni anno avranno un focus specifico, supportando con azioni di comunicazione specifiche le proprie articolate attività, ad iniziare da quelle sportive e associative. Obiettivi Al fine di accrescere awareness, autorevolezza e credibilità sia presso il grande pubblico italiano (protagonisti o fruitori della mobilità) come presso gli influenti di settore e gli interlocutori istituzionali, si reputa necessario che la comunicazione abbia come direzione: 1. Raccontare ACI in un’unica narrazione istituzionale, finalizzata ad ottimizzare e incrementare la corretta reputazione del brand, che successivamente si declina, in modo originale ma sempre riconoscibile, nelle diverse attività di comunicazione che saranno richieste; 2. Diffondere la vision di ACI e i valori del brand per sostenere una nuova consapevolezza, presso i target indicati, del vero e attuale posizionamento di ACI e del suo ruolo attivo nel processo di innovazione del Paese. 3. Promuovere e consolidare la consapevolezza della qualità, efficienza e innovazione dei prodotti e servizi che ACI offre, anche nei confronti di un pubblico meno attiguo al mondo ACI, per semplificare e migliorare le esigenze di mobilità.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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