Autore: Redazione
06/04/2018

“The Rise of Voice”, l’ultimo studio di Publicis Media che indaga lo scenario della tecnologia basata sulla voce

Gli altoparlanti intelligenti sono un nuovo canale di marketing che, sia gli utenti sia gli operatori del settore, stanno scoprendo. Il target ideale sono le famiglie, alle quali la modalità “senza mani” può semplificare la vita

“The Rise of Voice”, l’ultimo studio di Publicis Media che indaga lo scenario della tecnologia basata sulla voce

Publicis Media ha condotto uno studio dal titolo “The Rise of Voice”, che cerca di aiutare gli esperti di marketing a fare il punto sull’emergente tecnologia basata sulla voce e “approfondire l’esperienza dell’utente per comprendere le reali implicazioni nel marketing”, ha dichiarato Vanessa Evans, svp, direttore analisi e insight di Publicis Media. Metodologia L’azienda ha esaminato l’utilizzo degli assistenti vocali di 70 utenti negli Stati Uniti e nel Regno Unito, ha poi condotto analisi biometriche su 152 partecipanti americani, confrontando la risposta corporea delle esperienze vocali con quelle visive per quantificare l’impatto del marchio. Lo studio ha anche analizzato più di 20.000 recensioni online di altoparlanti intelligenti. Maggiore rilevanza e memoria Il report ha rilevato che le esperienze vocali hanno incrementato la brand recall del doppio rispetto, per esempio, alla tv o al native advertising mobile, dato che lo studio attribuisce all’aspetto “hands-free” (senza mani) della piattaforma, portando a un aumento del “valore dell’informazione contestuale sui brand attraverso la stimolazione di una connessione in tempo reale che aumenta la rilevanza e la memoria”. Criticità Al contrario, gli utenti voce hanno dimostrato una consapevolezza molto bassa delle competenze e dei servizi di marca, e una certa diffidenza circa l’interazione con i marchi in quello che è diventato un dispositivo molto personale e intimo ma ancora poco conosciuto. Inoltre, nonostante desiderino esperienze personalizzate, restano scettici sulla questione privacy dei dati. Nondimeno, sembra che gli utenti siano disinteressati a dedicare tempo alla scoperta delle funzionalità degli altoparlanti che non stanno ancora utilizzando. Publicis Media consiglia, quindi, di garantire una configurazione e una scoperta semplici, dando priorità alle esperienze che si integrano facilmente nelle routine quotidiane degli utenti o le migliorano e, infine, suggerisce di sviluppare “strategie per aumentare la brand awareness” su questo canale. Device per famiglie Le famiglie sembrano essere il più grande gruppo demografico per l’uso delle piattaforme vocali, poiché creano esperienze condivise e rendono le routine quotidiana più gestibile e divertente. Secondo lo studio, le esperienze vocali “stanno estendendo il potenziale di un genitore ottimizzando il processo di risoluzione dei problemi e consentendogli di essere più reattivo ed efficace nel rispondere alle complesse richieste dei bambini”. Publicis Media afferma che i genitori dovrebbero essere “un pubblico prioritario per la voce, in quanto, le esigenze e i vantaggi del prodotto si allineano perfettamente”. Shopping Il commercio vocale è tra le applicazioni ancora agli albori. Anche se sempre più utenti stanno iniziando a ordinare via voce, “la mancanza di conferma visiva, l’alto potenziale di disordini e l’incapacità di confrontare facilmente prezzi e disponibilità sono barriere chiave a un’adozione più diffusa”, conclude Evans.