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Instagram Shopping arriva anche in Italia. Novità per user e aziende

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L’Industry Director di Facebook Italia, Alberto Mazzieri, illustra a DailyNet tutte le caratteristiche della novità, per ora attivabile solo sui post organici

Dopo quasi un anno di test negli Stati Uniti, Instagram Shopping arriva anche Italia, insieme a un altro gruppo di Paesi che comprende Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna. Si tratta di una funzionalità organica che nelle intenzioni del social mira ad arricchire l’esperienza di aziende e utenti. «E che è il risultato di diversi mesi di prove, che si concretizzano oggi in questo lancio, forte di una serie di caratteristiche migliorative rispetto ai primissimi test effettuati», spiega a DailyNet Alberto Mazzieri, Industry Director di Facebook Italia. In concreto, gli utenti Instagram, ormai 14 milioni in Italia, vedranno post contraddistinti dall’icona Shopping con cui sarà possibile riconoscere la natura del contenuto e un pallino bianco, cliccando sul quale si aprirà una piccola finestra dove si accede a un’area più ampia dedicata al prodotto, in cui è presente una freccia che invita a scoprire ulteriori informazioni. Il tutto avviene all’interno di Instagram: solo a questo punto, selezionando il bottone “Acquista”, si atterrerà sul sito ecommerce dell’azienda, dove sarà possibile concludere la transazione.

Cosa cambia per le aziende

Dunque, esperienza più immersiva e ricca per gli utenti «e, al contempo, la capacità di coprire tutte le fasi del funnel per le imprese che decidono di attivare il tag Shopping all’interno dei post organici». Quindi, almeno per ora, la sfera pay, rimane esclusa dalla novità. Ma come funziona Instagram Shopping? «Alle aziende richiediamo delle piccole integrazioni tecnologiche», dichiara il manager. Più nello specifico è necessario disporre di un Profilo Business - ce ne sono già 25 milioni in tutto il mondo -, essere amministratore di una Pagina o Business Manager e avere una vetrina su Facebook o un catalogo prodotti integrato con il Profilo. «Quando si crea un post Shopping, s’inserisce un tag esattamente come accade per le persone, e si veicolano le immagini desiderate o un carosello», continua Mazzieri. Attualmente non è possibile introdurre elementi video attraverso Instagram Shopping.

Alcuni dati su Instagram
  • 25 milioni di Profili Business su Instagram a livello globale.
  • L’80% degli instagrammer segue almeno un’azienda.
  • Oltre 200 milioni di persone visitano un profilo business ogni giorno, e in 2/3 dei casi si tratta di persone che ancora non seguono quell’azienda.
  • Solo nello scorso mese ci sono state oltre 180 milioni di interazioni tra business e persone su Instagram.
  • Circa il 50% delle aziende presenti su Instagram ha prodotto almeno una Instagram Story nell’ultimo mese.
  • 1/3 delle Storie più viste su Instagram sono state realizzate da aziende.
  • 1 piccola azienda su 3 dichiara di aver costruito il proprio brand grazie ad Instagram.
  • Il 45% delle imprese ha dichiarato di aver aumentato le vendite grazie ad Instagram.
Cosa cambia per gli utenti

«Il nostro obiettivo è arricchire costantemente l’esperienza degli utenti, i quali, specialmente in Italia, dimostrano una grande reattività durante la navigazione su Instagram, in particolare in ambito moda. Per questo l’Italia è nella rosa del primo Gruppo di Paesi in cui avviene questa importante release», racconta Mazzieri. A rafforzare le dichiarazioni del manager alcuni dati emersi dalla ricerca “Fashion Path to Purchase”, con alcune evidenze per il mercato italiano:

  • Facebook e Instagram sono due delle tre piattaforme più popolari con cui i millennial scoprono la moda (Facebook 53%; Instagram 47% degli intervistati).
  • Su Instagram, i brand sono la principale fonte di ispirazione fashion per gli utenti amanti della moda (49%), seguiti dagli amici (45%).
  • Lo shopping da mobile è sempre più in ascesa: negli ultimi tre mesi il 66% degli intervistati ha acquistato articoli di moda in punti vendita fisici, il 55% da computer/laptop, e il 39% da smartphone/tablet.
  • Gli amanti della moda sono estremamente attivi su Instagram: hanno, in media, il triplo dei follower (3,63x) rispetto ad utenti che non seguono il fashion, seguono circa il doppio dei profili (2,23x), hanno molta più probabilità di commentare (12x). Inoltre guardano più del doppio dei video (2.35x) rispetto all’utente medio, e per più tempo.
Due case history di successo

«Possiamo condividere con il mercato italiano due case history di successo negli Stati Uniti relative alla piattaforma ecommerce d’abbigliamento Lulus e al negozio di make-up online Tyme Iron. Il roll out globale avviene per effetto di risposte molto positive sia da parte degli utenti sia da parte delle aziende a Instagram Shopping», conclude Mazzieri. In questi mesi Lulus ha detto di aver generato, attraverso Instagram Shopping, 100.000 visite al sito e 1.200 ordini attribuibili al tool. Tyme Iron ha invece aumentato il traffico sul sito da Instagram del 44%.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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