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Selligent Marketing Cloud: la moda è sempre più tech e tailor made

Autore: Redazione


In occasione della Milano Fashion Week, la piattaforma di marketing automation B2C presenta i risultati del suo Fashion Trend Report annuale: i dati dei clienti sono sempre più utilizzati dai vari brand per prevedere e anticipare le tendenze

Per prevedere i prossimi trend della moda, oggi, bisogna dotarsi del giusto strumento tecnologico. I brand leader nel fashion utilizzano, infatti, sempre più spesso i dati relativi ai clienti e al loro comportamento per prevedere e anticipare i trend e costruire con successo la fedeltà dei clienti a lungo termine. Fashion trend report È quanto emerge dal Fashion Trend Report presentato da Selligent Marketing Cloud, in occasione della Milano Fashion Week. Il segmento di abbigliamento e accessori è tra le categorie e-commerce che registra le migliori prestazioni. E uno condotto da Goldman Sachs prevede che le vendite online cresceranno ancora del 20% – raggiungendo un quarto di tutte le vendite online nel 2020 – con 50 miliardi di dollari che migreranno online. “La moda si muove velocemente ma i consumatori si muovono ancor più velocemente. Con la digital transformation che accelera in tutto il settore del fashion, le aspettative dei consumatori sono oggi più alte che mai. Collezioni lampo, nuovi servizi di abbonamento, personal shopper online. I brand, per tenere il passo, devono modificare rapidamente le proprie business practice e avvalersi sempre più delle tecnologie digitali”, ha commentato Gian Musolino, Country Manager Italy di Selligent Marketing Cloud. Dunque, cosa chiedono, oggi, i consumatori alla fashion industry? Assistere in prima fila I giovani consumatori non sopportano essere lasciati fuori dalla conversazione: e il settore della moda sta rispondendo, mostrando in tempo reale quanto accade dietro le quinte. Se le sfilate erano tradizionalmente eventi ristretti e riservati, ora vengono trasmesse in streaming. La New York Fashion Week, per esempio, raggiunge gli utenti ovunque; lo scorso anno, per esempio, l‘hashtag #NYFW venne condiviso 31 milioni di volte su Instagram e Twitter. Ricerca online, acquisti in store Per la maggior parte dei clienti, il browsing online non sostituisce effettivamente il negozio fisico. Il 70% dei giovani consumatori utilizza app di e-commerce sullo smartphone, mentre il 94% preferisce cercare prodotti online (Studio CMG Generation). Ma quel che sorprende è che solo il 15% alla fine fa un acquisto online. Il restante 85% preferisce lo shopping nei negozi “reali” (Business News Daily). Consigli on demand Quasi il 39% dei giovani clienti si “rivolge” a blogger e piattaforme di shopping online per trovare ispirazione sullo stile, e non più alle riviste cartacee (Studio CMG Generation Z). I video sono l‘ultimo trend - specialmente le clip “haul” e “unboxing” - con il 90% della Generazione Z che si sintonizza su YouTube ogni giorno (AdWeek): i brand previdenti stanno sfruttando la situazione, accordandosi con gli influencer. Comprare tutto il giorno su ogni canale In passato il percorso tradizionale verso la conversione si sarebbe concluso o nella rivendita al dettaglio in negozio, o sul sito web di e-commerce della griffe di moda. Oggi, non più: persino i post di Pinterest, Instagram e Facebook hanno tasti “compra” e l‘ultima tecnologia email permette di effettuare acquisti direttamente dalla casella di posta in arrivo. Il 34% dei rispondenti a un sondaggio PayPal ammette di avere acquistato regali per il proprio partner mentre era a letto, con il destinatario che dormiva accanto. Coltivare il proprio look individuale I giovani consumatori tra i 13 e i 34 anni attribuiscono meno valore a marchi iconici di grande ostentazione, e maggior valore all‘espressione di individualità e personalità attraverso l‘abbigliamento. Un incredibile 55% afferma di non seguire più i trend generali e si affida invece al proprio senso dello stile (Studio Ypulse). Brand vincenti Selligent Marketing Cloud cita nella propria analisi alcuni brand virtuosi, che hanno saputo trarre il massimo vantaggio dai dati relativi ai clienti, al fine di migliorare la relazione con gli stessi. Uno è sicuramente Zalando che, grazie a un’architettura dei dati flessibile sviluppata con il supporto della piattaforma di marketing automation, permette ai suoi team di Direct Marketing di creare email e selezionare dati per le loro campagne indipendenti, potendo così sviluppare una comunicazione personalizzata con contenuti altamente rilevanti per i clienti, in grado di assicurare engagement a lungo termine. Altro caso interessante è quello di SECRETSALES, piattaforma di e-commerce members-only, che grazie a Selligent Marketing Cloud, ha realizzato l’obiettivo di fornire ogni giorno a ogni cliente un‘offerta di vendita personale, studiata specificatamente per lui/lei.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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