Autore: Redazione
05/04/2018

Secondo l’ANA solo il 36% degli spender crede nell’efficienza dell’influencer marketing

Tuttavia, l’indagine dell’Association of National Advertisers, ha rilevato che gli inserzionisti continuano a investire nel comparto o prevedono di farlo nei prossimi dodici mesi

Secondo l’ANA solo il 36% degli spender crede nell’efficienza dell’influencer marketing

Da Chiara Ferragni a Gianluca Vacchi, il mondo degli influencer è diventato un gigantesco calderone del marketing, con i beniamini del web che sfilano sempre più spesso sui nostri news feed a colpi di sponsorizzazioni. Eppure, secondo uno studio dell’Association of National Advertisers (ANA) che ha esaminato il parere di 158 marketer, solo il 36% di questi ha dichiarato di ritenere efficace l’influencer marketing. Il 44% ha dato un parere neutrale e il 19% lo ritiene addirittura inefficace. Risultato curioso Ciò che appare ancora più curioso è che, nonostante il dato emerso, i marketer continuano a investire per farsi rappresentare dalle star dei social: il 75% degli intervistati ha dichiarato di usare l’influencer marketing, mentre il 43% prevede di aumentare la spesa il prossimo anno. Di coloro che, attualmente, non lo stanno utilizzando, il 27% prevede comunque di farlo nei prossimi 12 mesi. Obiettivi Gli obiettivi sono vari, per il 90% dei marketer intervistati è la brand awareness, più di due terzi lo usano per la creazione e la distribuzione di contenuti, mentre più della metà mira a migliorare la percezione del marchio e stimolare gli acquisti. Altri si rivolgono agli influencer per combattere l’ad blocking, sfruttare i contenuti creativi in modo autentico, stimolare l’engagement e raggiungere un pubblico giovane che subisce l’influenza delle celebrità sui social media. Social, Social e ancora Social “La popolarità dell’influencer marketing è aumentata tra i marketer negli ultimi anni, in gran parte a seguito della crescita e dell’evoluzione dei social media”, ha affermato Bob Liodice, amministratore delegato di ANA, in una nota. Facebook e Instagram sono, infatti, i templi degli influencer e vengono considerati i due principali canali social dove investire. Soprattutto Instagram, secondo il 40% degli intervistati. Hashtag sponsorizzato Ma, come guadagnano, dunque, gli influencer? Il 62% dei marketer ha dichiarato di riconoscere un corrispettivo economico ai suddetti, mentre il 35% fornisce prodotti gratuiti in cambio dei loro servizi. Oltre il 60% degli intervistati ha dichiarato di spendere meno di 100.000 dollari all’anno nel comparto. Parlando degli aspetti legali, il 73% degli esperti di marketing ha detto di utilizzare gli hashtag “sponsorizzato” o “ad” per chiarire che un post di un influencer è stato pagato da un marchio, proprio come raccomandato dalla FTC.