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“Que viva Mexico!”, la capitale mondiale del design nel nuovo numero di How to Spend It

Autore: Redazione


Il mensile dedicato a luxury e lifestyle del Sole 24 Ore, in edicola da domani, è sostenuto da una campagna realizzata da Simonetti Studio e pianificata sui mezzi legati al gruppo

Il nuovo numero di How To Spend It, il mensile di luxury e di lifestyle del Sole 24 Ore, in edicola da domani, apre nel segno di Frida: destinazione Mexico City, capitale mondiale nel 2018 di architetti e creativi e incubatore di progettualità da esportare. Per i giovani è la nuova Berlino e si presenta al mondo con un altro volto, rielaborando l’eredità artigiana del Paese in chiave sostenibile, hi-tech e con un’impronta femminile e ad alto tasso di innovazione. Sarebbe stata molto orgogliosa Frida Kahlo, protagonista in questi mesi di una mostra al Mudec a Milano, soggetto ideale del servizio di moda di How To Spend It: al di là dello stereotipo pop, la moda offre la sua reinterpretazione rivoluzionaria e poetica della paladina della mexicanidad. Luca Bernardi E se di rivoluzione si tratta, soprattutto per la conservazione del Pianeta, allora la parola passa ai più piccoli perché il mondo sarà in mano a loro. A cominciare da lui, Luca Bernardi, che di anni ne ha 14 e a soli 8 ha fondato un’organizzazione ambientalista, YARH, che punta a mobilitare i bambini di tutto il mondo per la tutela dell’ambiente ed è convinto che il domani è un posto dove costruire il mondo che si vuole. Per questo la tutela e la conservazione della natura non sono solo discorsi per scienziati e legislatori. Basta avere 8 anni, per arrivare a ispirare persino Obama e la Casa Bianca. In attesa che la terra diventi il better place che Luca Bernardi racconta, è l’universo ad entrare in casa. Inquadrare lo spazio, è il nuovo must di fotografi con l’obiettivo puntato verso il cielo, le cui quotazioni sono in continuo rialzo. Merito anche dell’interesse di cinema, serie tv, mostre, app e simulazioni virtuali. L’interesse per la Luna e Marte non è mai stato così presente e a portata di un click. Mentre la Space Economy sta diventando un business da miliardi di euro: aspettando che il turismo interplanetario diventi realtà. Capitale artistico Dal collezionismo fotografico al capitale artistico e culturale con Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, che incontra, in Cina, Budi Tek, che ha trasformato un hangar di 9mila metri quadri in un museo, convinto che tutte le opere d’arte che possiede debbano essere condivise, secondo il detto cinese, “è grande la gioia che si vive insieme”. Non solo arte, design e collezionismo su How to Spend it, ma, come in ogni numero, il punto sulle tendenze della moda e della cosmetica. Slow Beauty Ed è nuova e tutta da esplorare la tendenza slow del beauty. Dopo anni di trattamenti istant, superveloci, adesso è tempo di rivalutare la lentezza. Quando si parla di beauty fermate l’orologio. La nuova via al benessere passa per rituali precisi e materie prime a lungo rilascio. La bellezza comincia la dove si ferma la corsa e inizia il piacere di prendere tutto con calma. Doppia pulizia, doppia idratazione, doppio massaggio, per dilatare e non per dimezzare il tempo della cura di sé. Bellezza lenta, a 360 gradi e dalla testa ai piedi! L’antidoto della moda all’attuale clima di rigore, è un accessorio di puro design che regali il guizzo eccentrico dell’ottimismo ai passi più impegnativi. E’ tempo di tacchi alti, estrosi, arricchiti di ogni genere di décor, perle giganti, strass, ventagli, e con ogni genere di forma e di materiale. Anche il plexi trasparente per stiletti totalmente invisibili, che mettono letteralmente le ali ai piedi, visto che chi li indossa sembra camminare sospesa a 12 centimetri da terra. Il nuovo numero di How to Spend It è, dunque, in edicola con Il Sole 24 Ore a partire da domani. La campagna a sostegno dell’uscita è pianificata sui mezzi del Gruppo 24 Ore.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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