Autore: Redazione
12/12/2018

WPP presenta il nuovo piano triennale al 2021: obiettivo diventare una creative transformation company

Il Chief Executive Officer Mark Read ha illustrato i piani futuri, che porteranno a una riduzione dell’organico, ma a maggiori investimenti in creatività e tecnologia. La nuova proposta si focalizzerà su quattro pilastri: communications, experience, commerce e technology

WPP presenta il nuovo piano triennale al 2021: obiettivo diventare una creative transformation company

WPP ha presentato ieri l’attesa strategia per il prossimo triennio, risultato della nomina avvenuta a settembre del nuovo Ceo Mark Read. Tra i principali obiettivi del Gruppo, la semplificazione della struttura e l’aumento degli investimenti in creatività e tecnologia all’interno di un contesto mondiale in rapida evoluzione. “Tra tre anni ci guarderemo indietro e vedremo un’azienda molto diversa, ma ci arriveremo con le tempistiche corrette”, ha dichiarato Read in un’intervista. A livello finanziario, dal 2021, WPP crede di poter realizzare una crescita organica in linea con i suoi rivali e di poter segnare un profitto operativo di almeno il 15%, escluse le associate. Definita come “evoluzione radicale”, la strategia porterà con sé una riduzione dei costi di circa 350 milioni di dollari, cui è legato un ridimensionamento dell’organico, quantificabile in circa 3.500 unità, pari al 2,5% dei 134.000 professionisti che attualmente lavorano per il colosso britannico. Ciò sarà parzialmente controbilanciato da una serie di assunzioni in ambito soprattutto creativo e negli Stati Uniti, area geografica dove le agenzie creative tradizionali di WPP stanno facendo più fatica.

Creative Transformation Company

“Quello che ci è stato detto dai clienti è veramente coerente: chiedono la nostra creatività e desiderano essere supportati nel processo di trasformazione delle attività di business, in un mondo ridisegnato dalla tecnologia. Ciò è al cuore di quello che facciamo - ha spiegato in una nota lo stesso Read -. Fondamentalmente, stiamo riposizionando WPP come una creative transformation company, dotata di un’offerta semplificata in grado di rispondere alle richieste attuali e future dei clienti. Questa proposizione, più in linea con i tempi, è già stata funzionale ad alcuni new business, incluso l’account creativo di Volkswagen in Nord America. La ristrutturazione della nostra società ci permetterà anche di incrementare gli investimenti in creatività, tecnologia e talenti. Descriviamo il nostro approccio come ‘evoluzione radicale’ - ha proseguito Read -: radicale perché stiamo intraprendendo azioni decisive e attuando grandi cambiamenti; evoluzione perché raggiungeremo tale obiettivo nel rispetto delle cose che fanno di WPP la grande azienda che è oggi”.

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Mark Read
Rebranding e i 4 pilastri

La vision di WPP di affermarsi come creative transformation company, facendo confluire nell’offerta creatività, tecnologia e dati, è riassunta in una brand identity rinnovata, sviluppata da Superunion e Landor, naturalmente agenzie del Gruppo. La nuova proposta riguarderà in particolare quattro pilastri, attualmente al 25% dei ricavi della società: communications, experience, commerce e technology.

1) Il segmento communications è focalizzato su pubblicità, contenuti, media, pr e affari pubblici ed healthcare.

2) Experience riflette il crescente bisogno dei clienti di creare brand e prodotti nuovi, con al centro i servizi esperenziali.

3) Commerce permette a WPP di espandere la sua attività di commercio omni-canale e il suo lavoro con i marchi per aiutarli ad avere successo in marketplace come Alibaba e Amazon.

4) L’area tecnologica è alla base del lavoro di WPP sia con i Cmo che con i Cio per costruire e gestire una tecnologia di marketing che supporti le attività rivolte ai consumatori e ai clienti.

Nuovo outlook per il 2018

WPP ha anche fornito degli aggiornamenti sull’outlook per l’anno, ritoccando al rialzo le previsioni comunicate a ottobre. Il calo organico sarà solo dello 0,5%, a fronte di stime sempre negative e comprese tra lo 0,5 e l’1%. In questo panorama WPP punta a evolvere come una compagnia cliente-centrica e più semplice. Una strategia in linea con le prime mosse di Mark Read, che nelle scorse settimane ha annunciato la fusione di VML e Y&R in VMLY&R e di Wunderman e JWT in Wunderman Thompson. Novità anche sul fronte Kantar, la società di ricerca che ha una valutazione compresa tra i 3 e i 4 miliardi di euro. Nel comunicato WPP ha fatto sapere di voler proseguire la ricerca di un partner, mantenendo una quota di minoranza: in questo senso ci potrebbero essere degli aggiornamenti sostanziali nel corso del secondo trimestre dell’anno prossimo. Parallelamente WPP sta procedendo a una serie di disinvestimenti ritenuti non fondamentali e soprattutto in grado di ridurre il debito. In ogni caso, Read ha chiarito a Campaign di non voler attuare ulteriori merger tra network delle dimensioni delle agenzie già citate. Per quanto riguarda il management, ancora, sarà adottata una struttura più coerente e distante dalle pratiche di micromanagement che hanno caratterizzato la gestione Sorrell. Ciò significa che Read avrà meno persone a suo riporto rispetto al predecessore. Infine, WPP punta a una maggiore integrazione a livello nazionale, per esaltare le potenzialità dei singoli mercati.