Autore: Redazione
20/07/2018

WPP Italy: il fatturato 2018 a +8%, nella primavera 2019 l’apertura del Campus a Milano. Costa: «Continuo a non credere nelle associazioni»

Il country manager, con il coo Massimo Beduschi e il cfo Marco Bonanni, ieri ha fatto il punto sulla situazione del Gruppo, il cui giro d’affari è cresciuto del 30% in dieci anni. Il Village sui Navigli ospiterà 65 agenzie e 2.300 dipendenti, sarà uno “stargate” ai servizi di marketing e nel contempo un luogo per l’attivazione socio-culturale di tutta la città

WPP Italy: il fatturato 2018 a +8%, nella primavera 2019 l’apertura del Campus a Milano. Costa: «Continuo a non credere nelle associazioni»

I lavori di preparazione del Campus WPP - di cui già più volte si è parlato - stanno proseguendo a pieno ritmo; e ieri, il country manager per l’Italia della holding inglese, Massimo Costa, in occasione dell’incontro per il bilancio di metà anno del Gruppo, ne ha presentato lo stato di avanzamento. Come mostra anche il video visibile in prima pagina del nostro giornale di oggi, si tratta di un forte investimento per il progetto di riqualificazione di un’area di circa 30.000 mq, che potrebbero diventare anche 35.000, e che prevede il recupero architettonico degli stabili post-industriali dell’area ex Richard Ginori e di una delle torri Richard sui Navigli. La curatela architettonica è dello studio inglese BDG, lo stesso che sta seguendo la sistemazione anche degli altri Village a livello internazionale, come mostrano quelli appena conclusi di Madrid e Amsterdam e come sarà, poi, per restare alla sola Europa, con quello di Lisbona. Nella sede di Milano saranno ospitati, a partire dalla prossima primavera, i circa 2.300 dipendenti di WPP che operano nel capoluogo lombardo in 65 aziende del Gruppo (nel totale, ci sono, poi, da conteggiare anche i duecento che operano a Roma, i quali saranno, con analoghe tempistiche, riuniti in un’unica sede, e un ulteriore centinaio attivo in altre location).

Giro’affari

Dialogando, poi, con i giornalisti nell’anch’essa nuova sede della holding in corso Magenta insieme al cfo Marco Bonanni e al coo Massimo Beduschi (chairman e ceo di GroupM), Costa ha sottolineato come la nascita del futuro headquarter di WPP Italia testimoni la fiducia da parte della holding nel potenziale di crescita del nostro Paese, che fa già parte dei primi 10 del Gruppo per giro d’affari, con un fatturato di oltre 400 milioni di euro, e un “riconoscimento” di come le revenues, sempre nel nostro mercato, siano cresciute di circa il 30% in dieci anni con, in particolare, un tasso di crescita costante nell’ultimo triennio. «Questo - ha evidenziato sempre il country manager - nonostante le difficoltà di un mercato in cui le multinazionali credono sempre meno, a causa dei suoi ben noti limiti strutturali, un handicap a cui noi ovviamo gestendo una quota del 70% di clienti locali sui 1.200 di cui ci occupiamo, ciò che contribuisce a farci pensare che l’incremento del nostro giro d’affari sarà quest’anno dell’8%, con margini a doppia cifra, a fronte di quello atteso dello spending, secondo i forecast messi a punto da GroupM, del 2,2%».

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Massimo Costa
Contratti trasversali

«Gli investimenti sono scesi, sempre in dieci anni, da 10 a 8 miliardi, di cui più di 2 “generati” dagli Ott, per cui il mercato ha perso in realtà il 40% - ha aggiunto Beduschi -: né si può fare una previsione di cosa succederà l’anno prossimo, sulla scia anche delle incertezze create dall’avvento del nuovo Governo. Anche per questo ci siamo organizzati e, a breve, lo saremo anche logisticamente, per essere sempre più individuati come un interlocutore unico per i clienti». «La nostra offerta consulenziale vuol essere sempre più a 360° e integrata - ha continuato Costa - e questo è il motivo, per altro sollecitato dai clienti, per cui, all’offerta delle nostre singole agenzie, affianchiamo sempre più quella di team dedicati per contratti trasversali». Così è stato, ultimamente, per Campari e Lottomatica, e così è anche, in queste settimane, per la gara Sky, della cui attivazione DailyMedia ha fornito anticipazione nei giorni scorsi. Anche nel Campus, non solo simbolicamente, ci saranno così uno “stargate” WPP e gli ingressi delle singole strutture del Gruppo. Le quali, tra l’altro, è stato fatto notare, stanno contribuendo tutte alla citata performance di crescita, con una nota particolarmente positiva per le agenzie creative, che stanno mettendo a segno una notevole ripresa grazie anche al forte ricambio manageriale di cui hanno beneficiato ultimamente, che le hanno portate a essere più agili e “responsive” anche sul fronte digitale.

Il fronte associativo

Costa non esclude anche possibili merger, mentre sul fronte “acquisition” allo stesso modo non esclude sorprese, ma con la dovuta cautela. Il più volte annunciato deal con Doing non è andato in porto, mentre lo sarà, anche se ancora non è stato ufficializzato, quello con LTP - Long Term Partners che, d’altronde, collabora già da tempo con WPP Italia. Sul fronte associativo, invece, Costa, anche a fronte dei recenti “inviti” da parte di Emanuele Nenna a riconsiderare il rientro in AssoCom, di cui è presidente, mantiene la sua posizione di “non interesse”, seguita- evidentemente- anche da tutte le agenzie legate al Gruppo che restano comunque “libere” di aderire a qualsiasi associazione desiderino. Beduschi, per contro, ha confermato la disponibilità del Gruppo a prendere in considerazione eventuali inviti a condividere tavoli di lavoro non solo con gli organismi di categoria ma, anche, con UPA. «Il Campus - ha infine concluso Costa - permetterà a WPP Italia non solo di di garantire una sinergia strategica, gestionale e finanziaria alle sue attività ma, anche, di mettere a disposizione della città un nuovo polo della creatività e della cultura, facendo del Village un’operazione di social impact per il rilancio di una periferia urbana e per la creazione di nuove opportunità di business a beneficio non solo della città ma di tutto il “Sistema Paese”».