Autore: Redazione
26/07/2018

TER: al lavoro su innovazioni nella ricerca sugli ascolti radio, “apre” la governance ad altre componenti e pensa alle rilevazioni meter

Dopo la pubblicazione dei dati del primo semestre, il presidente del Tavolo Editori Radio, Marco Rossignoli, annuncia l’avvio di un confronto nel CdA; l’obiettivo potrebbe essere l’ingresso di UPA, ma l’associazione degli utenti è sempre ferma nel suo no alla metodologia CATI

TER: al lavoro su innovazioni nella ricerca sugli ascolti radio, “apre” la governance  ad altre componenti e pensa alle rilevazioni meter

All’indomani della pubblicazione dei dati “RadioTER” sugli ascolti radiofonici del primo semestre 2018, TER - Tavolo Editori Radio apre il dibattito sulla modernizzazione della ricerca, in vista di un possibile ingresso di altri operatori del mercato nella compagine sociale. Lo annuncia in una nota il presidente Marco Rossignoli, che dichiara l’apertura di un tavolo “nell’ambito del CdA, con l’obiettivo di individuare elementi innovativi che potranno eventualmente arricchire l’indagine di ascolto dal 2020” e che TER, nata nel 2016 come Media Owners Committee tra gli editori radiofonici locali e nazionali, “sta potenziando la propria struttura organizzativa e valutando di aprirsi alle componenti del mercato interessate a partecipare alla governance della società”. La tempistica allungata è d’obbligo, spiega il neo direttore generale di TER, Franco Mugerli, nominato insieme al nuovo presidente (vedere DailyMedia del 15 giugno 2018, ndr), e aggiunge: «La riflessione è solo all’inizio, ma la volontà è quella di partire con l’indagine del 2020 con la massima apertura».

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Franco Mugerli
Al lavoro sul meter

Se per TER è del tutto prematuro specificare di più, secondo quanto risulta a DailyMedia la società starebbe valutando l’eventuale introduzione del meter nella metodologia di ricerca, condizione senza la quale UPA non è intenzionata ad aprire un confronto, come dichiarato dal suo presidente Lorenzo Sassoli de Bianchi più volte, e anche ultimamente in occasione del summit del 4 luglio. E se non entra l’associazione degli utenti, c’è da chiedersi se siano interessate a farlo altre componenti come, per esempio, AssoCom. D’altro canto, i numeri del primo trimestre evidenziano un calo di un milione degli ascoltatori complessivi nel giorno medio a livello nazionale che passa da 35,5 milioni a 34,5, il 2,6% in meno rispetto al 2017. E anche se le due rilevazioni non sarebbero confrontabili – ricordiamo che la ricerca dell’anno scorso è priva del primo trimestre, cancellato per irregolarità nei dati – queste discrepanze oggettive potrebbero essere rivelatrici della necessità di consolidare ulteriormente la ricerca. Nei 7 giorni, invece, il dato è stabile, da poco meno di 43,8 a poco più di 43,9 milioni, ed emerge una sostanziale tenuta del mezzo. Lievissimo il calo registrato dal quarto d’ora medio complessivo, pari allo 0,2%.

L’attuale ricerca

“RadioTER” è realizzata da Ipsos e GfK per quanto riguarda il giorno medio, e da DOXA per la periodicità dei 7 giorni, con la verifica dei dati da parte di Reply. Il metodo adottato è quello delle interviste telefoniche (CATI) condotte su un panel di 120mila casi in due wave da 60mila ciascuna. In proposito, sempre Rossignoli ha dichiarato: “Il metodo CATI adottato per la rilevazione garantisce un ampio campione e la continuità della ricerca negli anni; tale metodo viene utilizzato anche negli altri principali Paesi europei”. I soci di TER sono attualmente Rai, Aeranti-Corallo, Associazione Radio Frt, Elemedia, Radio Mediaset, Rti, Rmc Italia, Rtl, Rds, Radio Kiss Kiss, Il Sole 24 Ore e Radio Italia Solo Musica Italiana.