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Poligrafici Editoriale: nei primi sei mesi 2018, calano i ricavi editoriali e tengono quelli pubblicitari, con la nazionale attestata a +6,8%

Autore: V Parazzoli


Il Gruppo di cui è Vice Presidente e Amministratore Delegato Andrea Riffeser Monti evidenzia un risultato economico che torna positivo e la confermata leadership di QN per vendite edicola. Per la concessionaria SpeeD, +0,3%, con la locale a -3,3% e quella online che cresce del 3,8%

Il Consiglio di Amministrazione della Poligrafici Editoriale S.p.A. si è riunito ieri per l’esame della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2018. “L’andamento del Gruppo di cui è v.p., a.d. e d.g. Andrea Riffeser Monti – recita la nota – si inserisce in un contesto nel quale gli investimenti pubblicitari sui quotidiani cartacei hanno registrato, nello stesso periodo, una flessione dei fatturati totali del 6,9%, con una contrazione del 5,3% della raccolta commerciale nazionale e dell’8% complessivamente per locale, rubricata, finanziaria e di servizio (fonte FCP/FIEG). Nello stesso periodo, la raccolta pubblicitaria online ha evidenziato un incremento del 3,3% nel suo complesso, con una flessione del 2,8% relativa alla sola pubblicità fruita da desktop/tablet (fonte FCP/Assointernet). Per quanto riguarda le vendite totali dei quotidiani, si registra, nei primi 5 mesi del 2018, una riduzione dell’8,1% rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio (fonte ADS - maggio 2018)”.

Sara Riffeser Monti
Andamento della gestione

I risultati di gestione del primo semestre 2018 del Gruppo, pur condizionati dal trend negativo del mercato editoriale sopra descritto, evidenziano diversi fattori di positività e andamenti migliori rispetto alla situazione generale del settore, con incrementi di tutti i margini economici, un utile di periodo di 0,3 milioni di euro e una riduzione della posizione finanziaria netta rispetto al 31 dicembre 2017. QN Quotidiano Nazionale, fascicolo sinergico di informazione e cronaca nazionale de il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno e Il Telegrafo, si conferma, da un anno, primo quotidiano italiano per copie medie giornaliere vendute in edicola (fonte ADS maggio 2018) e il giornale generalista cartaceo più letto, con una media giornaliera di 2 milioni di lettori (fonte Audipress 2018/I). Relativamente alla raccolta pubblicitaria, la gestione interna al Gruppo della nazionale dal 1° marzo 2017, attraverso la concessionaria SpeeD, di cui è v.p. Sara Riffeser Monti, ha permesso importanti recuperi sulla precedente gestione (+6,8% rispetto allo stesso periodo del 2017). Per quanto riguarda la stampa conto terzi, gli adeguamenti tecnologici effettuati sulle rotative offset negli stabilimenti di Bologna e Firenze, per permettere la produzione sia del formato 30x44 che di quello 30x38 cm., hanno consentito alla controllata Centro Stampa Poligrafici S.r.l. di sottoscrivere due importanti accordi con editori terzi per la stampa dei loro quotidiani che garantiranno un maggior efficientamento degli impianti e incrementi di fatturato e marginalità. La Gazzetta di Parma viene stampata presso lo stabilimento di Bologna dal 1° febbraio. La Repubblica edizione Toscana e tutte le edizioni de il Tirreno saranno stampate presso lo stabilimento di Firenze a decorrere dal 1° ottobre. Tutte le suddette commesse hanno una durata contrattuale di 5 anni.

Risultati economici e finanziari

“Nell’analizzare i dati del primo semestre 2018 - spiega sempre la nota di Poligrafici Editoriale - occorre preliminarmente considerare che, a partire dal 1° gennaio, è stato utilizzato il metodo di rilevazione dei ricavi previsto dal nuovo principio contabile IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers, che ha determinato complessivamente la rilevazione di maggiori ricavi e costi operativi per 11,6 milioni (13 nel 1° semestre 2017), mentre non ha determinato alcun impatto sul margine operativo lordo, il risultato di periodo e il patrimonio netto”. Nel periodo in esame, i ricavi netti consolidati ammontano a 79,4 milioni rispetto agli 81,8 dei primi sei mesi 2017. Quelli editoriali consolidati registrano una flessione del 6,3%. Quelli pubblicitari consolidati si incrementano dello 0,3%, evidenziando dei risultati nettamente migliori rispetto agli andamenti del settore. La raccolta sui quotidiani cartacei éditi dal Gruppo registra complessivamente un incremento dello 0,1%, con un significativo miglioramento per la commerciale nazionale (+6,8%), mentre la locale, comprensiva della rubricata, finanziaria e di servizio, segna una flessione del 3,3%. Anche la raccolta online nazionale e locale, pari a 2,2 milioni (al netto del costo acquisto spazi per applicazione IFRS 15), evidenzia segnali positivi, con un incremento, a valori complessivi, del 3,8%. Il margine operativo lordo consolidato è positivo per 4,2 milioni rispetto ai 3,5 dello stesso periodo del 2017 (+18,5%). Il risultato economico del periodo del Gruppo, al netto delle imposte, registra un utile di 0,3 milioni contro una perdita di 2,1 dei primi sei mesi del precedente esercizio. Si evidenzia che il risultato del primo semestre 2017 era stato negativamente condizionato dal risultato delle attività destinate alla vendita per 1,8 milioni. L’indebitamento finanziario netto consolidato al 30 giugno, pari a 28,8 milioni, migliora di 2,1.

Quotidiani e internet

I ricavi di vendita dei quotidiani e delle riviste della Poligrafici Editoriale hanno registrato una flessione del 6,3%. Pur in tale contesto di mercato, il QN Quotidiano Nazionale ha guadagnato quote di mercato. Il costante aggiornamento dell’area tecnologica e l’ampliamento dei contenuti del sito d’informazione nazionale www.quotidiano.net e dei correlati siti d’informazione locale (inerenti il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno e Il Telegrafo), hanno permesso al Gruppo di posizionarsi all’ottavo posto nella classifica “Internet Ranking Total” dei brand nelle categorie “News & Information” / “Current Events & Global News”. Prosegue inoltre lo sviluppo del progetto QN Local con l’ingresso nel network di nuovi editori locali con i quali sono stati sottoscritti i contratti per la raccolta nazionale della pubblicità online.

Principali avvenimenti intervenuti dopo il 30 giugno e prevedibile evoluzione della gestione

In un contesto di incertezza del settore editoriale in cui opera Poligrafici Editoriale, il management continua a mettere in atto interventi per l’efficientamento dei costi che garantiscano marginalità positive e il miglioramento della posizione finanziaria netta. Il Gruppo prosegue nelle politiche di valorizzazione dei brand sia nel settore tradizionale, con l’ampliamento delle aree di diffusione, che nel settore multimediale, anche attraverso costanti aggiornamenti tecnologici e progetti innovativi. Tra questi, assume particolare rilievo l’avvio del progetto relativo allo sviluppo della “intelligenza artificiale” realizzabile anche con i contributi messi a disposizione da Google attraverso la “Digital News Initiative”. Grazie all’importante risultato di readership ottenuto da QN Quotidiano Nazionale, SpeeD proseguirà il percorso di sviluppo e riposizionamento delle offerte ai clienti nazionali.  “Le previsioni per l’esercizio rimangono condizionate dall’andamento del settore in cui opera il Gruppo e dalle incertezze economico/politiche della nostra nazione – conclude la nota -. Dalle evidenze a oggi disponibili, non si prevedono andamenti di mercato significativamente diversi da quelli riscontrati nel periodo in esame. Le efficienze realizzate dal Gruppo lasciano presumere, se non si verificheranno eventi a oggi non prevedibili, il mantenimento di una marginalità positiva, oltre alla generazione di flussi di cassa che consentiranno un’ulteriore riduzione del debito finanziario nell’ambito di quanto previsto nel piano industriale”. Nella riunione di ieri, il CdA, preso atto che in data 20 luglio  l’assemblea dei soci di Editrice il Giorno S.r.l. ha approvato il progetto di fusione per incorporazione della medesima in Poligrafici Editoriale S.p.A., ha a sua volta deliberato e approvato la suddetta fusione. Tale operazione trova ragione e giustificazione nell’esigenza di ottenere economie di scala e una maggior efficienza gestionale e finanziaria, nonché di procedere a un accorciamento della catena di controllo del Gruppo.

Davide Casaleggio
La polemica

Andrea Riffeser Monti, Presidente di Fieg, risponde a Davide Casaleggio sul tema delle fake news

A margine del CdA di Poligrafici Editoriale per l’approvazione dei dati relativi al primo semestre 2018, l’editore Andrea Riffeser Monti, in qualità di presidente della Fieg, ha risposto all’intervento di Davide Casaleggio. Il leader del Movimento Cinque Stelle e presidente della Casaleggio Associati, infatti, in occasione di un incontro pubblico, aveva dichiarato che “le fake news si leggono sui giornali di carta”. “Quando Casaleggio afferma che le fake news le legge sui giornali, commette una grossa scorrettezza verso i giornalisti - sottolinea  Riffeser Monti - e verso i 2,7 milioni  di italiani che ogni giorno si recano in un punto vendita per acquistare un quotidiano. Forse non sa che circa 17 milioni di cittadini leggono tutti i giorni un quotidiano nei bar, nei locali pubblici  o in famiglia (fonte Audipress 2018/I), mentre 7 milioni di persone decidono di acquistare ogni settimana un periodico (dati ADS gen-dic 2017), mercato che vanta  circa 14 milioni di lettori (fonte Audipress 2018/I). Non dobbiamo dimenticare che è proprio grazie al lavoro di editori e giornalisti che quotidianamente viene offerta ai lettori la garanzia di una informazione verificata e verificabile sia sulla carta sia online , mentre non  è sempre possibile risalire alle fonti delle notizie online dei portali che non sono riconducibili al lavoro dei giornalisti e dei loro editori”.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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