Autore: Redazione
24/04/2018

PMI, il digitale non basta più: il nuovo focus è mobile

I trend di accesso alla rete indicano uno shift verso i dispositivi di mobilità, che necessitano portali capaci di restituire un’esperienza interessante. Per aumentare la rintracciabilità del brand, anche in chiave indicizzazione, una piattaforma mobile diventa indispensabile

PMI, il digitale non basta più: il nuovo focus è mobile

Le ultime vicende di cronaca relative all’universo digitale raccontano in realtà di un forte legame tra utenti e internet. Il numero delle pagine dei giornali generalisti e dei telegiornali dedicate all’argomento privacy sono lo specchio dell’importanza che oggi rappresenta la dimensione digitale per gli utenti italiani.
Lo smartphone fa parte di noi
Spaccando in due filoni - desktop e mobile - l’utilizzo della rete, si nota che lo smartphone assorbe una fetta sempre maggiore della navigazione online. Il 73% della popolazione italiana ne possiede uno (dati comScore del primo trimestre 2017) e già dal novembre 2016 gli accessi da device mobili supera quella da desktop (51,3% contro 48,7%). Un trend riflesso dal confronto tra utenti mobile-only e desktop-only - con i primi che rappresentano il 25% del totale accessi (9,3 milioni di utenti, dati comScore giugno 2017) e i secondi il 24% (9,1 milioni) - a un anno di distanza dai mercati emergenti, dove si è imposto nel 2016. Il resto dei 37,3 milioni totali di utenti internet utilizzano sia desktop che mobile.
Le app assorbono quasi tutto
L’aumento delle audience mobile only riguarda tutte le principali categorie di contenuti, dalle news (dal 28% del 2016 al 40%), allo sport (dal 41% al 50%). Anche il retail si pone come categoria molto interessante, segnando una crescita di utenti mobile only del +11%, fino a stabilirsi al 33% degli user che naviga su questo tipo di siti. Mobile dunque, ma anche all’interno di questa categoria è importante fare un’analisi più attenta. Più dell’80% del tempo speso online attraverso questi device è assorbito dalle app, e di questo, il 70% dalle app più diffuse, ovvero WhatsApp, Google Play, Google Search, YouTube e Facebook. In USA addirittura le app assorbono il 50% del tempo totale speso online, ancora una volta con le app di Facebook e Google a dominare la top 10.
Mobile punto di riferimento
Non solo. La parabola dell’importanza del fattore mobile viene sospinta anche dalla funzione di Google che ha dapprima affiancato, poi spostato in una posizione fondamentale il valore della versione mobile del sito per l’indicizzazione della pagina web. Il cambiamento da indicizzazione desktop a mobile-first avverrà progressivamente, ma inesorabilmente. La dimensione online di una qualsivoglia azienda è ormai irrinunciabile, ed è impensabile per una company di qualsiasi dimensione non avere un’immagine online. Ma questo non basta più. I consumatori stanno dando un’importanza sempre maggiore al mobile, e se l’ecosistema delle app è estremamente competitivo – a causa della premiata ditta Facebook & Google, con Amazon come terzo enorme contendente – il mobile browsing diventa il punto di riferimento per tutti i business che vogliano raggiungere le sempre più nutrite audience in mobilità. Senza però tralasciare la dimensione desktop, che rimane un touchpoint importante.
Esperienza ad hoc
La rete stessa offre molte possibilità per costruire un portale ottimizzato per entrambe le fruizioni, attraverso template adattabili automaticamente a entrambe le declinazioni utili per restituire un’esperienza ad hoc agli utenti provenienti da entrambi i device o attraverso soluzioni come quella offerta da 1&1 permette di scegliere il layout preferito tra i template a disposizione e dare vita così a un sito responsivo. La scelta a questo punto è tra layout responsivo – quello che si adatta a schermi di qualunque grandezza attraverso un grid layout fluido – e layout adattivo – che si ridimensiona in 4 grandezze standard ed è facile da usare, oltre a fare risparmiare tempo.