La holding americana ha chiuso la prima fetta dell’anno con risultati soddisfacenti, in controtendenza l’America che cala. Crescita organica a +2,2% tra gennaio e giugno
Omnicom Group ha rilasciato ieri i dati finanziari al 30 giugno, relativi al secondo trimestre del 2018, con utili sopra le attese, ma ricavi al di sotto delle previsioni degli analisti di Zacks. Nel dettaglio, tra aprile e giugno, la holding di comunicazione americana ha registrato un fatturato di 3,8 miliardi di dollari (+1,8%) e profitti per 364,2 milioni (+10,8%). Sulle performance si riflettono positivamente i cambi, mentre si segnala un calo delle entrate da acquisizioni. Il margine operativo è stato del 15,1%, invariato rispetto all’anno prima, mentre la crescita organica è stata del 2%. Per quanto riguarda le business unit: la crescita organica del segmento Advertising è a +1,6%, CRM Consumer Experience (+7,1%), CRM Execution & Support (-4,4%), Public Relations (+2,7%) ed Healthcare (+4,8%). Tra le aree geografiche in cui il gruppo opera: Europa (+11,2%), Aac (+8,5%), America Latina (+2,5%), Nord America (-0,9%), UK (-2,2%) e Medioriente e Africa (-8%).
I sei mesi
Nei sei mesi Omnicom ha segnato un utile netto di 628,3 milioni di dollari (+10,2%). Il fatturato globale si è attestato a 7,4 miliardi (+1,5%). Anche in questo caso i risultati riflettono di cambi positivi e di un decremento dei ricavi da acquisizione. Il margine operativo lordo è pari al 13,4%, mentre la crescita organica è stata del 2,2%. Sulfronte delle varie divisioni la crescita organica è stata: Advertising (+1,6%), CRM Consumer Experience (+7%), CRM Execution & Support (-1,7%), Public Relations (+1,8%) ed Healthcare (+3,8%). Ancora molto bene l’Europa tra le regioni con un +10,5%. Per il resto: UK (+0,3%), Apac (+7,9%), America Latina (+2,8%), Nord America (-0,5%) e Medioriente e Africa (-8,5%). Negli scorsi giorni la holding ha lanciato Omni, piattaforma proprietaria per il marketing people-based. La capitalizzazione di Omnicom è superiore a 17 miliardi di dollari.