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Nielsen: investimenti adv a +1,8% grazie a search e social

Autore: S Antonini


Al netto degli over the top del web, il cumulato registra il -0,4%, ma il singolo mese cresce del 5% soprattutto grazie ai Mondiali di Calcio; cinque mesi di instabilità politica hanno pesato sul trend complessivo del periodo

Il mercato degli investimenti pubblicitari del primo semestre 2018 chiude con un saldo positivo dell’1,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, sempre grazie a search e social che nel singolo mese portano l’incremento al 6,2% su giugno 2017. Diventa invece lievemente negativo dello 0,4% il trend semestrale al netto degli over the top Google e Facebook, mentre il solo mese resta in crescita del 5%. La decisa “virata” verso una tendenza positiva è dovuta soprattutto ai Mondiali di calcio, come sottolinea Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen. I Mondiali trasmessi dalle reti Mediaset hanno generato 297 milioni di spettatori in crescita del 20% rispetto al 2014 e un picco di oltre 12 milioni per la finale. “L’impatto positivo ha riguardato ovviamente chi ha trasmesso in chiaro l’intero evento, ma anche gli altri mezzi, in particolare radio, quotidiani e web che hanno risentito di un vantaggioso effetto di esternalità. Per il secondo semestre è prevista una crescita fisiologicamente più contenuta rispetto al primo, che contribuirà comunque a una chiusura dell’anno intorno al +1,7%”. Confermata quindi la previsione per il 2018 già avanzata in occasione del report Nielsen di maggio. “Il primo semestre si chiude tra alti e bassi commenta Dal Sasso -. I vantaggi derivanti da un evento mediaticamente impattante come i Mondiali di Calcio trasmessi completamente in chiaro sono nei numeri. Allo stesso tempo, però, l’incertezza politica nella formazione del Governo, che ci siamo portati sino al post elezioni, ha indubbiamente inciso in negativo sull’andamento del semestre. Lo dimostra anche un raffronto con il 2016, anno in cui si sono svolti gli altrettanto mediatici Europei di Calcio. Quell’anno il semestre si era chiuso a +5,1% con un apporto di circa 206 milioni in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Quest’anno invece il semestre chiude comunque in positivo ma con 75 milioni in più, quindi un terzo rispetto alla crescita in valore assoluto del primo semestre di due anni fa, a testimoniare come l’incertezza dei primi cinque mesi del 2018 abbia frenato oltremodo gli investimenti”.

Gli andamenti dei singoli mezzi

Per quanto riguarda i singoli mezzi, secondo i dati Nielsen, la televisione riesce a chiudere il semestre con un lieve incremento, pari allo 0,4%, grazie a un saldo positivo dell’8,6% registrato nel singolo mese di giugno. Si riduce il calo dei quotidiani che perdono l’1,3% a giugno e il 6,8% nel semestre. Anche i periodici restano in territorio negativo, con un decremento del 5,4% nel mese, e dell’8,1% nel semestre. Continua a crescere la radio, che chiude giugno a +6,9% e i primi sei mesi a +6,8%. Per quanto riguarda il web, Nielsen stima una crescita del 7,9% includendo search e social, al netto delle quali il saldo è comunque positivo del 3,3%. Il cinema è in crescita del 24,3%, così come il transit (+9,5%) e la GoTv (+17,6%). In calo l’outdoor a -9,1%.

Tredici settori merceologici in crescita

Nel primo semestre 2018 sono 13 i settori merceologici che aumentano gli investimenti, come evidenziato da Nielsen, con un contributo complessivo di circa 98 milioni di euro. Per i primi comparti del mercato si registrano andamenti differenti nel periodo cumulato gennaio-giugno. Alla buona performance di abitazione (+7,1%) e cura persona (+5,7%), si contrappone il calo di alimentari (-0,7%), farmaceutici (-4,5%) e telecomunicazioni (-9,4%). Tra gli altri settori che contribuiscono alla crescita continua l’andamento positivo di tempo libero (+31,6%) e enti e istituzioni (+20,6%). Molto positivo l’andamento del mese di giugno per automobili (+22,9%), media/editoria (+39,9%), bevande (+15,4%) e industria/edilizia/attività (+23,3%).

 

Investimenti Tv ricavi pubblicitari in crescita dello 0,4% nei primi sei mesi 2018 e a giugno la raccolta “vola” a +8,6%

Exploit di Mediaset nel singolo mese con una crescita del 19%; cumulato positivo per il Biscione a +2,1%, La7 con il +1,6% e Discovery con il +3%, in calo sia Rai (-4%), sia Sky (-2,1%)

La televisione, secondo i dati Nielsen, recupera positività nel primo semestre 2018 rispetto al periodo gennaio-maggio e chiude con una seppur minima crescita dello 0,4% sul 2017 agevolata da un saldo positivo dell’8,6% registrato a giugno. Nei primi sei mesi il fatturato pubblicitario complessivo del mezzo è stato di 2.027.861.000 euro contro i 2.020.338.000 dell’anno scorso. Come prevedibile Mediaset realizza la migliore performance del mese con una crescita vicina al 19% rispetto al giugno del 2017, grazie anche all’exploit dei Mondiali di calcio. La raccolta realizzata nel periodo è di oltre 210 milioni di euro contro i quasi 177 milioni dell’anno scorso. Nel semestre, il Biscione si attesta a quota 1,17 miliardi di euro, in crescita del 2,1% rispetto agli oltre 1,14 miliardi del primo semestre 2017. Chiude positivamente il semestre anche La7 con un incremento dell’1,6% e 84,3 milioni di euro contro gli 83 milioni circa dell’anno scorso ma nel singolo mese di giugno l’emittente televisiva di Urbano Cairo registra invece un calo dell’1,5%. In crescita anche il primo semestre di Discovery Italia con un trend del 3%, a fronte di un giugno negativo per il 4,6%. Complessivamente, i ricavi pubblicitari di Discovery si attestano nel semestre a quota 126 milioni contro i 122,4 milioni del 2017. Negativa la performance del primo semestre per la Rai, che chiude a -4% con un fatturato pubblicitario di 405,7 milioni contro i 422,4 dell’analogo periodo 2017, e un saldo negativo per il 9,8% nel solo mese di giugno. Anche Sky registra un calo nei primi sei mesi, pari al 2,1% con 243,2 milioni di raccolta contro i 248,5 milioni del 2017, e un saldo negativo a giugno del 5,9%.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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