Netflix nel Q1: sbaraglia le attese e aggiunge oltre 7 milioni di abbonati

Continua la parabola positiva di Netflix, il colosso americano dello streaming fondato e guidato da Reed Hastings. La società ha pubblicato i dati finanziari del primo trimestre di quest’anno, aggiungendo 7,41 milioni di nuovi abbonati, il 50% in più rispetto al pari periodo del 2017. Bene anche l’utile, in salita a quota 290 milioni. A trainare le iscrizioni al servizio è il ramo internazionale, con 5,46 milioni di sottoscrizioni, ma anche la performance nel mercato domestico, gli Stati Uniti, è degna di nota, grazie a 1,96 milioni di nuove teste. I ricavi sono balzati da 2,6 miliardi a 3,7 miliardi di dollari. Tutto ciò ha portato a un guadagno di oltre il 6% del titolo della società a Wall Street nelle contrattazioni after hour.

Produzioni in altre lingue

Netflix ha fatto sapere di essere impegnata in nuove produzioni sia in inglese, sia in altre lingue. Esempio di tale strategia sono il documentario sulla FC Juventus e la serie “Suburra”, entrambe prodotte nel nostro Paese. In una lettera agli azionisti, l’azienda ha affermato di aver aumentato gli investimenti marketing sui nuovi prodotti, per creare una maggiore densità di visualizzazione e più conversazioni intorno a ciascun titolo.

Aumenta la spesa marketing

“In un contesto di produzione di un numero sempre maggiore di titoli di cui nessuno ha sentito parlare, abbiamo la necessità di appoggiarci un po’ di più al marketing, perché il sito web non può fare tutto da solo”, ha detto il chief financial officer David Wells. Una proposizione che si traduce in un aumento della spesa marketing, a quota 2 miliardi di dollari quest’anno. I costi di produzione, invece, si attesteranno a 8 miliardi. Sul fronte della capitalizzazione, dopo aver superato a gennaio i 100 miliardi, Netflix oggi vale quasi 150 miliardi di dollari, secondo i dati Yahoo Finance.