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Gruppo 24 ORE: nel primo semestre, ricavi consolidati in calo dell’8,2% e raccolta a -6,4%. Fabio Vaccarono è entrato nel CdA

Autore: V Parazzoli


Il Gruppo di cui è amministratore delegato Giuseppe Cerbone ha approvato il bilancio che vede un miglioramento di ebitda e ebit e ha cooptato il managing director di Google Italy nel posto lasciato vacante dall’ex presidente Giorgio Fossa, sostituito nel ruolo da Edoardo Garrone

Si è riunito ieri, sotto la presidenza di Edoardo Garrone, il Consiglio di Amministrazione de Il Sole 24 ORE S.p.A., che ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2018 del Gruppo 24 ORE. I risultati, premette la nota, “si inseriscono in un contesto che vede il mercato pubblicitario di riferimento chiudere la prima metà dell’anno con una flessione dell’1,6%. Gli andamenti positivi di radio (+6,8%) e internet (+3,3%) non sono stati infatti sufficienti a compensare il calo della stampa (-7,9%). Per quest’ultima si confermano contrazioni per entrambe le componenti: quotidiani (esclusa la pubblicità locale) -7,8% e periodici -8,1%. (Fonte: Nielsen – gennaio-giugno 2018). I dati ADS indicano, per il periodo gennaio–maggio 2018, un calo della diffusione totale delle copie cartacee sommate a quelle digitali dei principali quotidiani nazionali pari al 5,8% rispetto allo stesso periodo del 2017, frutto del combinarsi di un calo delle diffusioni della versione cartacea pari al 9,0% con la crescita della diffusione digitale del 10,5%. A seguito della modifica al regolamento ADS intervenuta nel mese di maggio 2017, è consentito dichiarare le copie digitali multiple in presenza di adoption e pertanto il confronto con l’anno precedente, quando tali copie non erano dichiarabili, non è omogeneo. I più recenti dati di ascolto relativi al mezzo radiofonico, con riferimento al primo semestre 2018, registrano un totale di 34.535.000 ascoltatori nel giorno medio, in decremento del 2,8% rispetto al primo semestre 2017 (Fonte RadioTER gennaio–giugno 2018). Nel mercato dell’editoria professionale si prevede un’ulteriore contrazione nel 2018 del 2,6% (Fonte: “Rapporto Databank Editoria Professionale” – Cerved, dicembre 2017) rispetto all’anno precedente. I segmenti di mercato in cui opera il Gruppo presentano differenti previsioni per il 2018: per i prodotti dell’area giuridica si prevede un fatturato in diminuzione del 4,8% rispetto al 2017, per quelli dell’area fiscale se ne stima uno in calo del 2,0%. Nel 2018 si prevede che nel complesso tornerà a crescere l’editoria elettronica (+4,1%), mentre si prevede un ulteriore calo di quella cartacea (libri -8,9% e riviste periodiche -21,7%). (Fonte: “Rapporto Databank Editoria Professionale” – Cerved, dicembre 2017)”.

Risultati consolidati al 30 giugno 2018

Nel primo semestre 2018, il Gruppo 24 ORE ha conseguito ricavi consolidati pari a 108,1 milioni di euro, che si confrontano con un valore riesposto pari a 117,7 milioni del pari periodo 2017 (-9,6 milioni, pari al -8,2%). Tale variazione è dovuta in particolare alla diminuzione dei ricavi editoriali pari a 4,6 milioni (-7,8%), al calo di quelli pubblicitari pari a 2,9 milioni (-6,4%) e a quello degli altri ricavi per 2,1 milioni (-15,9%). Per quanto riguarda Il Sole 24 ORE, la diffusione cartacea media del periodo gennaio–maggio 2018 (ultimo mese dichiarato) è pari a 88,2 mila copie (-15,0% vs il pari periodo del 2017). La diffusione digitale è pari a 84,6 mila copie (+1,3% vs il pari periodo del 2017). La diffusione cartacea sommata a quella digitale è complessivamente pari a 172,7 mila copie medie (-7,8% vs il pari periodo 2017). Il quotidiano si conferma al terzo posto nella classifica di quelli nazionali. Complessivamente, le copie carta + digitale vendute nel primo semestre sono pari a 203 mila (-12,6% rispetto al pari periodo 2017), comprensive di tutte le digitali multiple non dichiarabili ai fini ADS e pertanto non inserite nella relativa dichiarazione. I margini operativi beneficiano della significativa riduzione dei costi diretti e operativi pari a un valore complessivo di 62,3 milioni, in calo di 15,6 (-20,0%) rispetto al primo semestre 2017. Il costo del personale, pari a 44,4 milioni, è in diminuzione di 28,1 milioni rispetto al primo semestre 2017, che era pari a 72,5 milioni, di cui 20,6 di oneri per ristrutturazione. Complessivamente, il costo del personale al netto degli oneri non ricorrenti è in diminuzione di 6,3 milioni (-12,5%) rispetto al primo semestre 2017, principalmente per effetto della riduzione degli organici medi e del maggior utilizzo delle ferie maturate e godute. L’organico medio dei dipendenti, pari a 964 unità, registra un decremento di 137 unità verso il primo semestre 2017, che era pari a 1.101 unità.

Ebitda e ebit

Il margine operativo lordo (ebitda) al netto di oneri e proventi non ricorrenti è positivo per 3,9 milioni e si confronta con il valore negativo di 9,1 del primo semestre del 2017. L’ebitda del primo semestre è positivo per 2,1 milioni e si confronta con un risultato negativo di 32,8 del 2017. Tale risultato beneficia del provento non ricorrente pari a 3,0 milioni, derivante dal risarcimento della Di Source. Nel corso del primo semestre 2018, sono stati accantonati oneri non ricorrenti per 4,2 milioni a fronte di rischi contrattuali, 0,6 milioni per l’uscita dell’a.d. e 0,3 milioni per risoluzioni di rapporti di lavoro. Il risultato operativo (ebit) al netto di oneri e proventi non ricorrenti è pari a -0,7 milioni di euro (-16,6 del primo semestre del 2017). L’ebit è negativo per 2,5 milioni e si confronta con un ebit negativo di 40,3 milioni nel 2017 riesposto.

Ammortamenti e svalutazioni

Gli ammortamenti e le svalutazioni ammontano a 4,6 milioni contro i 7,5 dello stesso periodo del 2017. Il risultato ante imposte è negativo per 3,7 milioni e si confronta con un risultato negativo per 43,0 milioni del primo semestre 2017. Nel periodo sono stati iscritti proventi da partecipazione pari a 0,7 milioni, di cui 0,9 per l’adeguamento del valore della partecipazione Business School 24 S.p.A. in applicazione del metodo del patrimonio netto e -0,2 per la valutazione al fair value delle partecipazioni minoritarie in seguito all’applicazione dell’IFRS 9. Incidono oneri e proventi finanziari netti per -1,9 milioni (erano pari a -2,7 nel 2017). Il risultato netto attribuibile ad azionisti della controllante al netto di oneri e proventi non ricorrenti è negativo di 1,5 milioni (-14,2 del primo semestre 2017). Il risultato netto è negativo per 4,1 milioni e si confronta con un risultato negativo di 45,5 milioni dello stesso periodo 2017. La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2018 è negativa per 5,9 milioni e si confronta con un valore al 31 dicembre 2017 positivo per 6,6 milioni, in peggioramento di 12,5 milioni. La variazione della posizione finanziaria netta è riferita principalmente al pagamento degli oneri non ricorrenti relativi alle uscite incentivate liquidate nei primi mesi del 2018. Il patrimonio netto è pari a 37,7 milioni, con un decremento di 3,8 milioni rispetto a quello del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, che ammontava a 41,6 milioni per effetto del risultato di periodo pari a -4,1 milioni, della valutazione attuariale del TFR pari a 0,1 milioni e per l’effetto della prima applicazione del nuovo principio IFRS 9.

Evoluzione prevedibile della gestione

Nei primi 6 mesi 2018 il Gruppo rileva ricavi in flessione rispetto all’anno precedente, principalmente in relazione alla prevista contrazione di quelli diffusionali e alla minore raccolta pubblicitaria. I risultati consolidati del primo semestre confermano quanto previsto, con un miglioramento della redditività rispetto al 2017, anche al netto delle poste non ricorrenti. Il Gruppo persegue il proprio Piano Editoriale di rilancio e focalizzazione, continuando le iniziative di efficientamento e riduzione dei costi diretti e operativi. In considerazione di quanto sopra, delle azioni già messe in atto e di quelle previste per il mantenimento e lo sviluppo dei ricavi, così come per il continuo perseguimento dell’efficienza operativa, il Gruppo considera conseguibili e pertanto conferma le proprie previsioni reddituali e finanziarie per il 2018.

Conferimento deleghe

Il  CdA de Il Sole 24 Ore ha inoltre provveduto ad attribuire all’a.d. Giuseppe Cerbone, designato dal Consiglio il 24 luglio, tutti i poteri per la gestione ordinaria della società, e ha cooptato quale amministratore Fabio Vaccarono, managing director di Google Italy e membro di Google EMEA Management Board. Il nuovo presidente era già infatti consigliere, mentre Giorgio Fossa, che si è dimesso, è stato appunto sostituito nel CdA da Vaccarono.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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