Autore: Redazione
02/07/2018

Edit Italia acquisisce il marchio di Secondamano

La società di Ravenna, oggi guidata da Carlo Serafini e che fa capo alla concessionaria Publimedia Italia, ha rilevato lo storico brand nato nel 1977 dal fallimento dell’omonima Editoriale, che lo pubblicava dopo la precedente gestione da parte del gruppo Schibsted

Edit Italia acquisisce il marchio di Secondamano

Secondamano, storica testata di annunci, si rilancia come marchio grazie all’acquisizione da parte di Edit Italia, azienda editoriale di Ravenna specializzata nel settore delle pubblicazioni free press e in particolare delle piccole inserzioni. Il Gruppo fa capo alla concessionaria Publimedia Italia, guidata dal CEO e fondatore Carlo Serafini, ed è già attivo nel settore del riuso con testate come LaPulce, Il Fé e il Rigattiere. Complessivamente, Edit Italia pubblica una trentina di brand tra cartacei e web che spaziano in ambiti che vanno dalla storia all’informazione locale, dallo sport all’economia, dalla cultura all’ambiente. Il Gruppo si occupa inoltre anche di consulenza di marketing territoriale e digitale, e di eventi.

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Carlo Serafini
Il progetto Secondamano

Edit Italia intende rilanciare Secondamano non a livello editoriale ma attraverso un riposizionamento e un piano di ampliamento del circuito che prevede, per esempio, l’adozione del marchio in esclusiva per area geografica e settore merceologico, affiliando quindi la propria attività al brand e sfruttandone la notorietà e i valori come in un franchising. Edit ha infatti acquisito i marchi di Secondamano dal fallimento dell’omonima Editoriale che li aveva rilevati da Schibsted, che ha poi lanciato subito.it. La quarantennale storia di Secondamano inizia a Milano nel 1977 sull’esempio della testate di free ads americane per iniziativa di Franco Giuffrida e Luciano Cervone, e in breve tempo raggiunge una tiratura di 50mila copie. In questi anni la testata ha cambiato parecchie proprietà, passando da Rusconi a Trader fino appunto al citato Gruppo norvegese, mentre il ramo web era stato venduto alla società di informatica S.I. S.r.l., che ha inserito il marchio in un circuito digitale di cui fanno parte portali di annunci economici quali quotazioni.it, lapulce.it, portobello.it, imieiaffari.it, ilre.it, tuttoaffari.it e messinaffari.it.