Autore: Redazione
18/06/2018

DAZN stanzia 50 milioni di euro per il suo lancio in Italia; e sceglie The Big Now e Dentsu Aegis Network come partner

Dopo aver vinto il pacchetto per la trasmissione online di 114 partite di Serie A a stagione per il triennio 2018-21, la piattaforma di Perform Group di cui è ceo James Rushton prepara un’imponente piano di comunicazione per agosto, che assorbirà buona parte del suo budget di marketing

DAZN stanzia 50 milioni di euro per il suo lancio in Italia; e sceglie The Big Now e Dentsu Aegis Network come partner

“Ci siamo.” Si è presentata così già fin da venerdì scorso, con un quanto mai tempestivo annuncio sui quotidiani nazionali, DAZN (pronuncia da-zone), il servizio live e on demand di sport in streaming di proprietà di Perform Group che, due giorni prima, si era aggiudicata in esclusiva il pacchetto 7 dei diritti della Serie A per il triennio 2018-21, relativo alla trasmissione in esclusiva di 114 partite a stagione – 3 per giornata - , cui si aggiungono ogni giornata gli highlights degli altri 7 match del Campionato. La piattaforma di cui è ceo James Rushton ha però così dato solo una piccola testimonianza del suo arrivo in Italia, cui seguirà un imponente lancio commerciale a ridosso dell’inizio del campionato, che sarà il 19 agosto. Nella raffica di interviste uscite in questi giorni a Rushton, si è parlato di un budget di marketing per il lancio di 50 milioni di euro, una parte sostanziale dei quali saranno investiti in comunicazione. Scelti anche i partner pubblicitari che – come ricostruito da DailyMedia - sono The Big Now per la creatività e Dentsu Aegis Network per il planning.

Chi è Perform Group

Perform Group è una sports media company globale attiva su una vasta gamma di piattaforme digitali. È proprietaria anche del network di siti web Goal.com, di Runningball e del provider di statistiche OptaSports. Nel 2015, ha fondato la piattaforma di live sports streaming DAZN, attualmente già presente in due mercati: il Giappone e il cosiddetto Dach (Germania, Austria e Svizzera Tedesca). DAZN è un sistema di streaming, con un palinsesto che annovera intorno agli 8 mila eventi l’anno, con pacchetti ad hoc e una forma di utilizzo che prevede sia la visione in diretta, sia in differita o con la possibilità di fermare la trasmissione in diretta per poterla proseguire in un secondo momento. Un modello che potrebbe essere replicato anche nel nostro Paese.

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Le strategie

“La nostra offerta sarà competitiva nel mercato italiano - ha sottolineato Rushton - e farà rivoluzionare il tradizionale mercato dei media generalisti. Il vantaggio delle piattaforme OTT è che non hanno un palinsesto come i canali tv tradizionali: se una sera abbiamo i diritti per trasmettere 30 eventi, li trasmetteremo tutti. Questo è importante, perchè ci consente di accontentare sia lo spettatore di eventi mainstream, sia il cultore di sport maggiormente di nicchia. In generale, la nostra filosofia è: prova DAZN per un mese, se ti piace abbonati, se non ti piace più puoi chiudere l’abbonamento senza penali”. Uno dei punti di forza di DAZN è la formula d’acquisto: “Lanceremo il prodotto a 9.99 euro al mese, un prezzo abbordabile per chi adesso ha un contratto con Mediaset e Sky. DAZN può funzionare come integrazione agli abbonamenti esistenti, ma noi sappiamo che ai tifosi finora è stato fatto pagare troppo. La Serie A nelle pay tv adesso è troppo cara”. DAZN non si fermerà ai diritti di Serie A: “È solo l’inizio – ha detto sempre l’a.d., che sta anche definendo la squadra di marketing che opererà in Italia -. Continueremo a investire nei diritti di altri campionati di calcio qui in Italia. Al momento non posso dire di più, ma vi assicuro che partiremo con molto più della sola Serie A”.

L’offerta

Le partite, ma anche tutti gli altri contenuti aggiuntivi (tra cui approfondimenti, eventi live e statistiche), saranno visibili sulla maggior parte dei device connessi a internet, tra cui Smart TV, PC, smartphone, tablet e console di gioco: anche perché uno dei target ritenuti più interessanti è quello dei millenials, che non possono permettersi abbonamenti del costo di quelli di Sky e di altre piattaforme. L’obiettivo, insomma, è quello di diventare la principale piattaforma multi-sport del nostro mercato, con un modello analogo a quello di Netflix nell’entertainment, e a quello di Iliad come tariffe.