Autore: Redazione
18/05/2018

Arriva l’ok al “Bonus Pubblicità”, nei prossimi giorni in Gazzetta Ufficiale e quindi fruibile, per un totale di 62,5 milioni di euro

E’ stato firmato due giorni fa dal Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con MEF e Presidenza del Consiglio, il decreto attuativo che definisce le regole per beneficiare del credito d’imposta che spetta a imprese e altri enti che investono su stampa, anche online, e su tv e radio locali

Arriva l’ok al “Bonus Pubblicità”, nei prossimi giorni in Gazzetta Ufficiale e quindi fruibile, per un totale di 62,5 milioni di euro

L’attesissimo Bonus Pubblicità per imprese, lavoratori autonomi ed enti no profit che investono in campagne su quotidiani o periodici (anche online), emittenti tv e radio locali è finalmente in dirittura d’arrivo. Due giorni fa, infatti, il Ministero dello Sviluppo Economico, in concerto con quello dell’Economia e Finanze e la Presidenza del Consiglio, ha apposto la firma al regolamento (un Dpcm) che fissa le procedure per accedere alle agevolazioni introdotte dalla manovra correttiva 2017 poi modificate dal collegato fiscale e rese note dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria a febbraio. Dopo il parere positivo del Consiglio di Stato, ora mancano solo la registrazione della Corte dei Conti e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, attesa nell’arco di pochi giorni: a partire da quella data, tra il 60esimo e il 90esimo giorno successivo, si potrà accedere alle agevolazioni che, a regime - quindi dal 2019 -, saranno fruibili invece nel mese di marzo.

Risorse

La dote complessiva è di 62,5 milioni di euro, di cui 50 per gli investimenti sulla stampa (20 per quelli effettuati nel secondo semestre 2017 e 30 da effettuare nel 2018) e i restanti 12,5 per quelli sulle emittenti radio-televisive nel 2018. Sono tutte risorse che saranno messe a disposizione di imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali, il cui valore superi almeno dell’1% gli analoghi investimenti sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente. A loro potrà essere attribuito un credito d’imposta pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati, elevato al 90% nel caso di microimprese, pmi e startup innovative (in quest’ultimo caso in base all’esito della notifica che, a provvedimento ultimato, sarà inviata a Bruxelles). Il credito è concesso per l’acquisto di spazi pubblicitari, previa richiesta da parte del contribuente sul modello che sarà definito con l’agenzia delle Entrate. E’ fissato un tetto massimo individuale nel caso in cui i crediti richiesti superino l’ammontare delle risorse stanziate. Il limite è del 5% sul totale quando si tratta di investimenti su stampa e online e del 2% in caso di investimenti effettuati su radio e tv.