Autore: Redazione
11/05/2018

Bonifiche Ferraresi: per il lancio di Le Stagioni d’Italia la scelta premia Aldo Biasi C. e Vizeum; il budget supera i 3 milioni

L’azienda agricola, controllata da BF Holding e fra le più grandi e antiche d’Europa, ha deciso di proporre un marchio proprio, per ora su stampa e, nel secondo semestre, in tv. La sigla creativa ha curato anche naming e sviluppo dell’immagine, a partire dal packaging

Bonifiche Ferraresi: per il lancio di Le Stagioni d’Italia la scelta premia Aldo Biasi C. e Vizeum; il budget supera i 3 milioni

È partita ieri sui principali quotidiani nazionali la prima fase della campagna di lancio de Le Stagioni d’Italia. Si tratta di una comunicazione di stampo istituzionale, che ha l’obiettivo di presentare agli stakeholder e al pubblico in genere la filosofia e i contenuti del nuovissimo brand di Bonifiche Ferraresi. Quest’ultima è una delle maggiori aziende agricole a livello europeo, con 6.500 ettari coltivati e che finora aveva fatto solo terzismo. Nata nel 1871, nel 1947 va in Borsa. Ora, infine, la nuova compagine di investitori privati BF Holding che la controlla, ha deciso appunto di lanciare il marchio proprio, scegliendo in forma diretta Aldo Biasi Comunicazione per la creatività e Vizeum per il planning, che prevede il ricorso alla tv nel secondo semestre per la promozione delle varie linee di prodotto, che spaziano dalla pasta al riso, dalla frutta alla carne e dalle verdure agli infusi: per un budget stimabile in oltre 3 milioni di euro. Agenzia e centrale lavorano già insieme su Conad, una delle insegne sui cui scaffali stanno arrivando le prime referenze, frutto di coltivazioni a filiera diretta.

Il lavoro creativo

Per Le Stagioni d’Italia, la sigla di Aldo Biasi ha curato anche naming e sviluppo dell’immagine, a partire dal packaging, quest’ultimo in collaborazione con Ma!&Partners. E, naturalmente, ha sviluppato il claim di campagne, che è: “La grande agricoltura italiana”. Il principale socio di BF Holding  è la Fondazione Cariplo con il 35,7% delle quote, segue il Gruppo bionformatico Dompé con il 17,9%; la Per (100% di Carlo De Benedetti) ha il 14,3%; con quote inferiori sono poi presenti Aurelia (10,7%), Fondazione della Cassa di Risparmio di Lucca (7,1%), Autosped (3,6%) di Gruppo Gavio, Agritrans della famiglia piemontese Mondino (3,6%), Inalca di Gruppo Cremonini, colosso del settore carni (3,6%) e con un altro 3,6% l’imprenditrice Ornella Randi Federspiel.