Autore: Redazione
29/05/2018

Auditel cambia la sua struttura e si prepara per i primi dati sulle audience online

Esordirà a luglio con il report sugli spettatori collegati attraverso i dispositivi digitali, misurati attraverso dati di cui la stessa Auditel è proprietaria esclusiva. Insieme a comScore, intanto, preparano la Total Audience, che mette insieme online e tv. Il suo debutto è previsto per il 2020

Auditel cambia la sua struttura e si prepara per i primi dati sulle audience online

La tv digitale è ancora in fase di setup. L’infrastruttura è in larga parte già pronta, ma il vero boom si avvertirà quando le smart tv entreranno davvero in funzione. Non che gli italiani non le comprino, ma il numero di coloro che le utilizzano al pieno delle loro possibilità è ancora piuttosto limitato. Adesso la fruizione digitale della tv avviene in larga parte da smartphone, desktop o tablet e, proprio prima che la nuova ondata di audience arrivi, Auditel ha scelto il fornitore di dati – comScore - con cui comporre il nuovo sistema di misurazioni che punta ad unire il dato televisivo tradizionale con quello proveniente dalle audience collegate da Smart TV, dispositivi connessi a internet (come consolle o Apple TV), smartphone, tablet e laptop.

La roadmap

Nel 2018 di Auditel e comScore il focus sarà sul dato censuario e già a luglio di quest’anno sarà possibile “colorare” le audience con caratteristiche socio-demografiche. Poi l’attenzione si sposterà sull’estensione dei Focal Meter – dispositivi di tracciamento consegnati ai panelisti – su un insieme più vasto di utenti fino a creare il SuperPanel da 16.100 householder. Il passo successivo sarà la fusione tra i dati di tv tradizionale e digitale – attraverso un sistema di metriche in fase di sviluppo - che darà vita alla Total Audience. Si prevede il debutto sul mercato tra il 2019 e il 2020. Auditel, ad oggi, è già in grado di misurare le audience sui siti di terza parte che utilizzano il player del broadcaster, e sta lavorando per riuscire a misurare anche gli spettatori dello stesso contenuto riprodotto sui player di cui sono proprietari attori di terza parte. La misurazione del consumo completo dei contenuti su Smart Tv e OTT è attesa invece per il 2020.

Auditel: cambio di assetto

Auditel, in questi anni, ha fatto un percorso articolato su due direttrici principali: Ha scelto di mantenere la proprietà intellettuale dei suoi asset, e quindi dei dati; e ha messo in piedi un team interno che si occupa di attività prima date in outsourcing. La SDK utilizzata per le misurazioni delle audience rimane di proprietà di comScore, ma Auditel ne detiene licenza esclusiva, e così il dato in output e le sue elaborazioni restano all’interno di Auditel. Tutta l’infrastruttura così conformata è certificata a livello di cyber security, e nessun attore di terza parte – comScore  compreso – è abilitato a visionare il dato. Auditel sta passando da un modello in cui i fornitori gestivano pezzi importanti della catena di produzione a uno in cui è la stessa società a governare le fasi del processo. Oltre ad avere un vantaggio rispetto alla misurazione in tv: i broadcaster non offrono nessun supporto per il raccoglimento dei dati - il segnale arriva normalmente nella tv del panelista e il decoder lo intercetta -, online, invece, è l’SDK posizionata all’interno del player a raccogliere direttamente i dati.

I risultati

Dall’estrazione e l’elaborazione dei dati conseguiranno due output diversi: il primo, standard, distribuito a più fonti gratuitamente, l’altro più elaborato, destinato (sotto pagamento) alle software house. I report partiranno da una filosofia diversa, una più digitale e l’altra più televisiva.  La direzione presa è volta a garantire all’inserzionista che lo spot è stato visto davvero, e questo avviene attraverso delle metriche di viewability sempre più simili a quelle televisive - ovvero fruizione secondo per secondo - e a delle autoimposizioni della stessa Auditel - che non considererà le visualizzazioni inferiori a una soglia di secondi ancora in via di definizione. L’obiettivo finale è trovare un punto di incontro tra le metriche tradizionali e quelle derivanti dall’online, per arrivare ad indicatori comuni che fotografino la Total Audience.