AssoCom: impegno per la crescita e la maturazione della industry, apertura dell’organismo e difesa dei valori nel “decalogo” di Emanuele Nenna
Il presidente dell’organismo, introducendo venerdì i lavori di “Comunicare Domani”, ne ha illustrato tutti i cantieri aperti, tra cui quelli con UPA, Unicom e ADCI, invitando di nuovo a un ripensamento i big player come WPP che non vi aderiscono per renderlo ancora più forte e autorevole
È stato davvero un momento importante per tutta la industry l’incontro di venerdì “Comunicare Domani” organizzato da AssoCom. Ancor prima che per i temi affrontati e le consuete stime di chiusura del mercato, per lo spirito collaborativo e “associativo” che si è respirato, con il contributo di tanti professionisti di buona volontà che hanno lasciato a casa le loro casacche aziendali per convergere su una serie di obiettivi comuni in cui coinvolgere anche altri player in una logica di confronto e di opportunità per tutti, in un momento - non è scontato dirlo - in cui tutta la filiera deve contribuire a chiarire come muoversi a fronte di un quadro degli investimenti che si sta consolidando e di una trasformazione-rivoluzione delle forze in campo, della domanda e dell’offerta.
Il “decalogo” di Nenna
Merito molto anche del presidente di AssoCom Emanuele Nenna che, aprendo i lavori, ha enunciato una serie di punti-spunti di riflessione che ha auspicato e si spera diventino davvero tema di confronto più ampio all’interno della community. Innanzitutto, ha detto che i contenuti poi illustrati nella mattinata sono stati condivisi con WPP, a conferma di una collaborazione che già esiste sul fronte delle “audi”. «Massimo Costa, country manager per l’Italia della holding inglese - ha detto Nenna - è notoriamente scettico sulle associazioni, ma io gli chiedo pubblicamente ancora una volta un confronto affinché anche un Gruppo così importante nel nostro mercato contribuisca a rendere più forte e autorevole l’associazione di settore. Nel frattempo, registriamo altre new entry e avvicinamenti con storici “ex”. Quanto ai big della consulenza, se si muovono professionalmente, hanno tutto il diritto di stare sul mercato e AssoCom è pronta ad accoglierle: noi siamo contro muri e recinti, parliamoci».
Il ritorno dei temi importanti
«Stiamo tornando su temi importanti come il contratto unico di lavoro, è un argomento delicato sul quale serve il contributo di tutti. Il progetto di fare un’associazione nuova, più forte e contemporanea con Unicom è a un punto molto avanzato, ci auguriamo che venga ritenuta utile anche da altri; ci auguriamo un allargamento dei settori rappresentati, sotto un unico ombrello ma salvaguardando le verticalità. Non a caso siamo già a quota tre hub e stiamo pensando ad altri, come quello del retail marketing/promozioni. Ma io sogno che ce ne siano anche per le case di produzione e gli eventi, tra gli altri. Argomento Pubblicità Progresso. C’è stato da poco un Consiglio e il presidente Alberto Contri si è scusato per alcune sue affermazioni in materia di genere sessuale. A settembre ne riparleremo, noi pensiamo che ci voglia un giusto equilibrio tra la tutela dei diritti delle minoranze e quella della maggioranza. È importante che quest’organismo contribuisca a raccontare la società come la vorremmo e, quindi, a far sì che lo diventi davvero. Il rapporto AssoCom e UPA produce cose concrete. Ufficializzo quello che il presidente dell’organismo degli utenti, Lorenzo Sassoli de Bianchi, ha accennato al summit del 4 luglio e, cioè, la stretta collaborazione per il lancio anche in Italia degli “Effie Awards”, che premiano appunto l’efficacia delle strategie di comunicazione».