Autore: Redazione
01/06/2018

Mary Meeker pubblica il suo “Internet Trend Report 2018”: ecco le maggiori evidenze

In contrazione la vendita degli smartphone ma aumenta il tempo speso online, soprattutto da mobile. Crescono l’ecommerce e i mobile payments, mentre i big del tech sono sempre più in competizione, sugli stessi terreni

Mary Meeker pubblica il suo “Internet Trend Report 2018”: ecco le maggiori evidenze

È questo il periodo dell’anno in cui Mary Meeker pubblica il suo attesissimo report sui trend di internet. Il documento è stato presentato durante la Code Conference di Rancho Palos Verdes, in California. Ecco gli insight più rilevanti che sono emersi dallo studio, presentati da ReCode: • Il 2017 è stato il primo anno in cui le vendite di smartphone non sono incrementate. Si è abbassata anche la crescita degli utenti internet, che sono aumentati solo del 7% nel 2017, in calo rispetto al +12% dell’anno precedente. • Le persone, tuttavia, stanno continuando ad aumentare la quantità di tempo che trascorrono online. Gli adulti statunitensi hanno speso 5,9 ore al giorno sui media digitali nel 2017, rispetto alle 5,6 ore dell’anno precedente. Circa 3,3 di queste ore sono state dedicate al mobile, che è responsabile della crescita complessiva del consumo di media digitali. • Nonostante le uscite di alto profilo con prezzi al di sopra dei 1.000 dollari per iPhone e Samsung Galaxy Notes, il prezzo medio di vendita globale degli smartphone continua a diminuire. I costi più bassi aiutano, però, a guidare l’adozione degli smartphone nei mercati meno sviluppati. • I pagamenti in mobilità stanno diventando più semplici ed efficienti. La Cina continua a guidare il resto del mondo nell’adozione, con oltre 500 milioni di utenti attivi nel 2017. • Gli altoparlanti a controllo vocale, come Amazon Echo, stanno decollando. Il numero di unità acquistate negli Stati Uniti è cresciuto da 20 milioni nel terzo trimestre 2017 a più di 30 milioni nel quarto. • Le aziende del settore tecnologico si trovano di fronte a un “paradosso della privacy”. Sono in bilico tra l’utilizzo dei dati per fornire migliori esperienze ai consumatori e la violazione della loro privacy. • Le tech company stanno diventando una parte sempre più importante del business statunitense. Nel mese di aprile, hanno rappresentato il 25% della capitalizzazione di borsa degli Stati Uniti. Sono, inoltre, responsabili di una quota crescente spesa in R&S e del capital spending. • La crescita delle vendite nel commercio elettronico continua ad accelerare. Il comparto è cresciuto del 16% negli Stati Uniti nel 2017, rispetto al +14% del 2016. Amazon ha totalizzato una fetta del 28% delle vendite l’anno scorso. Per contro, le vendite al dettaglio di prodotti fisici continuano a diminuire. • I big del tech sono sempre più in competizione. Google si sta espandendo da una piattaforma di annunci pubblicitari a una di commercio tramite Google Home Ordering. Nel frattempo, il gigante dell’e-commerce Amazon si sta muovendo verso la pubblicità. • Cresce la spesa destinata all’assistenza medica. Ci si aspetta che le aziende sanitarie offrano esperienze di vendita al dettaglio più moderne e convenienti, con transazioni digitalizzate e servizi di farmacia su richiesta. • La velocità della disruption tecnologica si sta accelerando. Ci sono voluti circa 80 anni perché gli americani adottassero la lavastoviglie. In meno di dieci anni internet è diventato di uso comune per tutte le persone. • La tecnologia sta cambiando anche il nostro modo di lavorare. Proprio come gli americani si sono spostati dall’agricoltura ai servizi nel 1900, i tipi di occupazione saranno di nuovo in flusso. Questa volta, ci si aspetta che prevalga un maggior numero di posti di lavoro on-demand e collegati a internet. • I leader di internet come Google e Amazon offriranno più piattaforme di servizi basati sull’intelligenza artificiale e l’AI sta diventando una parte più grande della spesa delle imprese. • La Cina sta recuperando terreno come hub per le più grandi aziende internet del mondo. Attualmente, è la patria di 9 tra le prime 20 più grandi società web del mondo per tetto di mercato, mentre negli Stati Uniti sono 11. Cinque anni fa, la Cina ne aveva due e gli Stati Uniti ne avevano nove. • L’immigrazione rimane importante per le imprese tecnologiche statunitensi. Più della metà delle aziende tecnologiche più apprezzate negli Stati Uniti, come Uber, Tesla, WeWork e Wish, sono fondate o guidate da immigrati di prima o seconda generazione.