Autore: Redazione
06/09/2018

GDPR: ancora ritardi per Google nell’implementazione del Framework IAB

La società ha detto di essere al lavoro con l’associazione per garantire l’interoperabilità dei suoi prodotti pubblicitari

GDPR: ancora ritardi per Google nell’implementazione del Framework IAB

A più di tre mesi dell’entrata in vigore del GDPR, avvenuta il 25 maggio scorso, Google non ha ancora implementato il Transparency & Consent Framework di IAB Europe, nonostante avesse comunicato a publisher e operatori ad tech che ciò sarebbe avvenuto entro agosto. Come scrive Adexchanger, oggi, Funding Choices, la consent management solution di Big G non è ancora stata registrata nelle liste IAB. E ciò ha un impatto negativo, visto che il Framework di IAB permette a chi ne fa parte di “condividere” liberamente il consenso ricevuto dagli utenti. “Negli ultimi mesi abbiamo lavorato a stretto contatto con IAB Europe per garantire che i nostri prodotti pubblicitari siano interoperabili con il Transparency & Consent Framework - ha dichiarato un portavoce di Google ad AdExchanger -. Stiamo formalizzando la nostra partecipazione al Framework e speriamo di integrarci il più rapidamente possibile”. Finora Google ha sviluppato una soluzione temporanea che consente alle piattaforme registrate al Framework di “trasferire” il consenso a Google per gli acquisti targettizzati. Big G, inoltre, ha stretto accordi singoli con attori come AppNexus, Criteo e Rubicon Project. Tuttavia, il ritardo potrebbe avere riflessi negativi sugli editori: i publisher fanno affidamento sulla miriade di servizi offerti da Mountain View e così avviene per la CPM, Funding Choices. Uno strumento ancora non in linea con il Framework IAB.