Autore: Redazione
25/05/2018

IAB Interact 2018: Xaxis porta l’AI nelle campagne programmatic con Copilot

La tecnologia gode del supporto di un team di ingegneri e data scientist dedicato alla revisione delle feature e a costanti aggiornamenti. L’intervento di Silvia Sparry alla kermesse milanese terminata ieri

IAB Interact 2018: Xaxis porta l’AI nelle campagne programmatic con Copilot

L’artificial intelligence è ancora uno strumento oscuro ai più. È difficile capirne il funzionamento, sebbene le applicazioni siano piuttosto chiare ed evidenti. Solo il 18% dei marketer, infatti, si è detto sicuro di averne un’ottima comprensione e un’idea chiara di come sfruttarla per le proprie attività. In realtà, le capacità di questa tecnologia sono molto lineari, «allo stato dell’arte serve a trasformare A in B. La speech recognition non è altro che un input - un clip audio - da cui viene estratto un output - la sua trascrizione. Con la stessa dinamica avvengono le traduzioni, la manutenzione preventiva degli elettrodomestici, la proposta di suggerimenti per una canzone simile a quella appena ascoltata, o qualsiasi altro compito», ha raccontato a IAB InteractSilvia Sparry, Managing Director of Operations EMEA di Xaxis.
Ottimizzare le campagne
Non c’è motivo, dunque, perché l’AI non possa trovare spazio nell’advertising. In particolare, l’ad tech e i servizi automatici sono l’area che più può beneficiare di questa tecnologia. «Abbiamo creato Copilot per ottimizzare le campagne sfruttando l’artificial intelligence. Utilizza una strategia algoritmica costruita su centinaia di migliaia di modelli di apprendimento per arrivare a una ottimizzazione più rapida», ha detto Sparry.
Fare predizioni
Ma l’artificial intelligence può essere vista anche come l’abilità di elaborare dati, fare predizioni e svolgere una serie di azioni per raggiungere il risultato desiderato. Il percorso di elaborazione parte dall’input, viene processato dal modello composto da algoritmo e training data e termina con il rilascio di un output. «Copilot, invece, aggiunge un livello personalizzato con l’artificial intelligence alle campagne di programmatic. Gli elementi differenzianti sono il team dedicato, composto da ingegneri e data scientist preposti per migliorare continuamente il prodotto, il supporto degli account, che danno un tocco di personalizzazione alle campagne e un apporto di esperienza umana alla tecnologia, e le soluzioni personalizzate, basate sui bisogni del singolo cliente e sui suoi obiettivi di business», ha concluso la manager di Xaxis, Silvia Sparry.