Autore: Redazione
21/05/2018

“Linkontro” Nielsen la community del largo consumo osserva l’Italia alle prese con la quarta rivoluzione industriale

Si è conclusa sabato scorso la 34ª edizione del convegno di Santa Margherita di Pula organizzato dalla società di cui è ceo Italy Giovanni Fantasia che, quest’anno, ha visto la partecipazione di 750 invitati, di cui 550 tra manager e chief executive

“Linkontro” Nielsen la community del largo consumo osserva l’Italia alle prese con la quarta rivoluzione industriale

Si è conclusa sabato scorso la 34ª edizione de Linkontro, il tradizionale convegno dedicato al largo consumo organizzato da Nielsen presso il Forte Village di Santa Margherita di Pula, in Sardegna. Quest’anno, la manifestazione ha raccolto 750 partecipanti nel complesso, con 550 manager, di cui 150 chief executive officer. Il tema di questa edizione era il futuro prossimo dell’industria dei coansumi in Italia, nel contesto della quarta rivoluzione industriale, quella della robotica, dell’intelligenza artificiale dello sviluppo di reti attraverso sensori e 5G. Il contesto è quello di un consumo in evoluzione, che soffre per l’incertezza politica ed economica,  che cambia nei suoi paradigmi per le nuove esigenze dei consumatori. Ne ha parlato il ceo Italy dell’Istituto, Giovanni Fantasia, nel suo intervento di apertura del convegno, che ha voluto dedicare anche uno spazio a una serie di imprenditrici attive nel mondo del sociale (Nicoletta Alessi Anghini, Goodpoint), della ricerca (Patrizia Caraveo, Istituto di Astrofisica), dell’industria (Katia Da Ros, Irinox), della finanza (Alessandra Losito, Banca Pictet), e della politica (Roberta Pinotti, ministro della Difesa), in un incontro moderato da Maria Latella.

L’Italia si prepara al futuro

Al centro della mattinata di venerdì, l’intervento del Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, con il suo racconto di come le mafie si sono profondamente infiltrate nell’economia del nostro Paese e anche all’estero. Venerdì si parlato dell’Italia nell’Europa post-Brexit, con Andrea Boltho del Magdalen College di Oxford, e di semplificazione, con Elio Catania, presidente di Confindustria Digitale. Si è anche affrontato il tema della reputation economy con Michele Tesoro-Tess, executive partner e senior managing director EMEA di Reputation Institute. Il largo consumo alla prova di immediatezza e precisione è stato il tema dell’intervento di Christian Centonze, di Nielsen Italia, cui sono seguiti quelli di Patrizio Podini, presidente di MD, Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente di Valsoia (e di UPA) e il panel sul cibo “che verrà” con Paolo Barilla e il presidente di Coop Italia Marco Pedroni, moderato dal direttore di Class CNBC Andrea Cabrini. Big data, intelligenza artificiale e cyber security sono stati i temi della sessione pomeridiana condotta da John Tavolieri, chief technology & operation officer and president US buy di Nielsen, cui hanno preso parte anche Maurice Conti, Alpha; Steve Laughlin, IBM; ed Eric Dale, IBM. Sempre sul tema delle sfide poste dai big data alla gdo, si è tenuto in chiusura di sessione il seminario di ReStore.

La quarta rivoluzione industriale

La giornata di sabato è stata dedicata al cuore del convegno, vale a dire la rivoluzione industriale tecnologica e le sue ricadute sulle nostre abitudini di consumo. Ne ha parlato Francesco Daveri di SDA Bocconi, seguito da Aldo Bisio, amministratore delegato di Vodafone Italia, sul tema del 5G. Anche le auto e la rivoluzione della mobilità sono entrate nel dibattito, con l’intervento di Sergio Solero, presidente e a.d. di BMW Italia. Il direttore di Google Italy, Paola Scarpa, ha parlato della rivoluzione del motore di ricerca all’insegna dell’intelligenza artificiale; il rapporto tra esseri umani e robot è stato esplorato nell’intervento di Daniele Pucci, ricercatore dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Gli aspetti più “umani” ed etici di questa rivoluzione sono stati affrontati dal filosofo Umberto Galimberti e dal giornalista Mario Giordano. Hanno chiuso i lavori Fantasia e lo scrittore Francesco Piccolo.