Autore: Redazione
24/05/2018

A IAB Interact Italiaonline smentisce gli stereotipi sul BelPaese, terra d'innovazione

Non tutte le credenze attribuite all’italiano medio sono vere, e, tra pizza, spaghetti e fashion victim, nell’analisi di Andrea Chiapponi, emerge un nuovo volto dello Stivale, quello più tech, disurptive e tra i primi attori del cambiamento

A IAB Interact Italiaonline smentisce gli stereotipi sul BelPaese, terra d'innovazione

di Anna Maria Ciardullo

La due giorni più attesa del digital advertising è anche la prima edizione di IAB Interact a tenersi in Italia. Allora, chi meglio di Andrea Chiapponi, Chief Commercial Officer BU Large Account di Italiaonline, la prima internet company nostrana, per spiegare alla platea come si posiziona oggi lo Stivale sul piano dei tre temi che hanno anche dato il titolo all’evento: la disruption, la capacità di adattamento e quella di reinventarsi.

Italia e stereotipi

Per farlo, ha scelto un tema particolarmente noto al pubblico straniero, gli stereotipi legati agli Italiani, alcuni smentiti, altri in parte confermati, che però, se analizzati attentamente, mostrano la fotografia di un Paese che lo stesso Chiapponi ha definito “a place to be” per chi crede nella tecnologia e nell’innovazione.

DNA disruptive

«La disruption è nel DNA della nostra storia, basti pensare che siamo rifioriti nei secoli dopo ben 23 invasioni straniere riuscendo a trarre il meglio dalle varie dominazioni. Questo dimostra dunque una certa capacità di adattamento e di reinventarsi nonostante i problemi», spiega Chiapponi. Lo stesso ha poi dimostrato un’altra caratteristica importante degli italiani, quello di essere degli early adopter, technology savvy e fortemente proiettati verso la sperimentazione. Italiaonline ne è un esempio lampante, avendo lanciato i servizi di cui avevano bisogno gli utenti online, e che ancora oggi caratterizzano la consumption digitale, prima dei grandi attori internazionali che, oggi, dominano il mercato.

Guardare al futuro

Per fare un esempio, IOL ha portato gli italiani online con Arianna, il primo motore di ricerca tricolore, nel 1995, ben tre anni prima dell’avvento di Google. Libero video è stato lanciato nel 2005 proprio nell’anno in cui ha debuttato YouTube. Ed è nato in tempi non sospetti anche il primo sito di dating online, Cupido, era il 2001, molto prima di Meetic (ed ecco affiorare lo stereotipo dell’italiano latin lover) dimostrando grandi capacità di guardare al futuro e coraggio nella sperimentazione.  È vera, infatti, la convinzione che ci vede dipendenti dai cellulari. Il nostro mercato è stato uno dei primi a raggiungere la saturazione delle linee mobile in Europa, una rivoluzione, quella dello smartphone, a cui proprio non abbiamo saputo resistere.

Gli italiani e il cibo,  il calcio, la moda

Parlando di stereotipi il cibo non poteva non spuntare nella lista, è vero, gli italiani ne sono ossessionati. Eppure, pare che la pizza non sia nemmeno tra i primi 30 cibi più cercati su Buonissimo, la property di Italiaonline dedicata al food, dove la regina delle ricerche è, invece, la pasta alla carbonara.  Gli italiani, poi, sono fissati con il calcio e la moda. Se da un lato è vero che amiamo le frivolezze, in realtà siamo un popolo di persone informate.

Internet è diventato centrale nella vita degli italiani, che lo usano come principale mezzo per informarsi (anche se non possiamo negare di avere ancora qualche problema a imparare le lingue straniere). Italiaonline ha l’esempio perfetto, che prova anche questo: Virgilio, infatti, è stato il primo sito in Italia a dare notizia dello schianto del Concorde Air France, mentre durante l’attentato alle Torri Gemelle, nel 2001, oltre la metà degli utenti si è collegata al portale per rimanere informata sui fatti.

Un punto di svolta

La crisi economica ha portato enormi cambiamenti, soprattutto nel consumo online. Gli italiani hanno una nuova visione del mondo, sono orientati a usare il web per cercare notizie positive, spunti e idee utili, pareri esperti ma amano anche lo storytelling quotidiano. Italiaonline continua a rispondere alle loro esigenze con i propri servizi, cercando di far sentire gli utenti unici e coccolati e fornendo contenuti rilevanti e personalizzati con uno sguardo sempre pronto a cogliere i trend. Che poi, è un po’ quello che tutti dovrebbero fare per avere successo e portare avanti il settore. L’Italia è, dunque, nel modo più assoluto, un posto dove stare per chi crede nell’innovazione, conclude Chiapponi.