Autore: Redazione
15/11/2018

IAB Forum 2018: Urban Vision media partner e tra i protagonisti del panel sul DOOH

L’azienda è stata la prima in Italia a usare la raccolta pubblicitaria su schermi digital per il finanziamento di restauri di edifici, monumenti storici e riqualificazione urbana

IAB Forum 2018: Urban Vision media partner e tra i protagonisti del panel sul DOOH

Urban Vision, media partner di IAB Forum, ha preso parte a un panel dal titolo “DOOH - Schermi sempre più intelligenti e basati sui dati. Come il DOOH cambia pelle divenendo data-centric”, moderato da Marco Valenti, Ceo Moving Up. Raffele Bifulco, Responsabile Ricerca e Sviluppo di Urban Vision, ha parlato di come l’azienda sia stata la prima in Italia a introdurre nell’OOH schermi digital di grande formato contribuendo tramite la raccolta pubblicitaria al finanziamento di restauri di edifici e monumenti storici e di progetti di riqualificazione urbana. La costante attività di ricerca e sviluppo dell’azienda si traduce anche in una serie di attività crossmediali e multiplatform legate al DOOH, che partono da un media sempre più iperconnesso per instaurare un dialogo esperienziale col pubblico.

Tech out of home

“I brand non acquistano più soltanto spazi, ma targets, community, prospects e comportamenti, per questo lo sforzo innovativo della proposta di Urban Vision - ha sottolineato Bifulco - è rivolto verso la sofisticazione delle possibilità progettuali dello spazio, non solo in ottica di programmatic e data driven, ma integrando le tecnologie più attuali: mixed reality, wearable tech, automations. Tecnologie che creano valore non solo nel rapporto tra brand e consumatore, ma più in generale per tutta la comunità, essendo veicolo per una fruizione dell’arte e dei contenuti culturali, legati ai progetti di restauro sponsorizzato, più contemporanea e immersiva. In quest’ottica non dovremmo limitarci a parlare di digital out of home; sarebbe  forse più appropriato approfondire il concetto di “TOOH”, tech out of home, contemplando le infinte possibilità che oggi ci offre”.