Autore: Redazione
16/04/2018

eMarketer indaga le priorità degli spender pubblicitari nella scelta della DMP

Secondo Advertiser Perceptions, il criterio principale è la cosiddetta “ad inventory discovery”, ma la compatibilità con i propri stack ad tech e i prezzi sono altri fattori importanti da tenere in considerazione

eMarketer indaga le priorità degli spender pubblicitari nella scelta della DMP

I marketer sfruttano le loro piattaforme di gestione dei dati (DMP) per tutto, dall’archiviazione al targeting degli annunci, ma c’è un caso d’uso particolare che ha la priorità maggiore. Ad inventory discovery Secondo un sondaggio condotto da Advertiser Perceptions, nel gennaio 2018, tra i professionisti statunitensi della pubblicità e del marketing, il criterio principale che guida la selezione di una DMP è la cosiddetta “ad inventory discovery”. Identificare il pubblico I DMP aiutano i marketer a trovare l’inventario che cercano, creando segmenti di pubblico personalizzati. L’identificazione del pubblico target aiuta quindi gli acquirenti programmatici a determinare quale inventario acquistare. La scoperta dell’inventario può essere una misura diffusa per la selezione della DMP, ma non è l’unico fattore che conta per gli addetti al marketing. Altri fattori di scelta John Lockmer, direttore delle operazioni programmatiche e pubblicitarie presso la società di consulenza DuMont Project, ha dichiarato che i due fattori principali che considera quando acquista una DMP sono come la piattaforma si collegherà allo stack ad tech della sua azienda e quanto costerà utilizzarla. Alcune DMP autonome costano più di 500.000 dollari per la licenza di gestione di set di dati fino a 50 milioni di utenti, mentre altre firme ad tech utilizzano policy di prezzo più convenienti per i clienti che già utilizzano una loro piattaforma lato domanda (DSP). Strumento indispensabile La selezione del DMP più appropriato è una componente fondamentale delle campagne di marketing digitale. Secondo un’indagine condotta da Salesforce nel novembre 2017, circa la metà degli inserzionisti business-to-business (B2B) e business-to-consumer (B2C) si affida alle DMP per misurare l’efficacia degli annunci digitali.