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Disko svela il nuovo volto del mondo beauty

Autore: Redazione


L’agenzia digitale ha individuato le principali tendenze del settore, guidate dalle azioni dei Millennials

Disko dà una visione d’insieme delle ultime tendenze beauty nel suo ultimo studio, con highlight precisi su tutti i segni distintivi che stanno travolgendo l’industria cosmetica. Beauty is Instagram. And Instagram is beauty Iperconnessi, i consumatori di prodotti cosmetici consultano in media Instagram 21 volte al giorno. E i brand si “instagrammizzano” adottando dei formati ogni giorno sempre più innovativi: video-tutorial live con beauty expert per consigli in diretta, cinemagraph per rendere il proprio feed più appealing. Sui social media stanno comparendo quotidianamente dei contenuti sempre più orginali e distintivi, come ad esempio quelli adottati da Glossier e il suo modo atipico di nominare i propri prodotti e raccontarne le caratteristiche. Al di là dell’essere social, la bellezza è sempre più connessa grazie ad app e smart object: provare virtualmente diverse tipologie di makeup o fare una diagnosi rapida e precisa della propria pelle. oggi è possibile. Influencers are the new ambassadors. And consumers, the new influencers Il 65% dei Millennials ha più fiducia nei suggerimenti ricevuti da un beauty blogger attraverso Instagram o YouTube rispetto a quelli ricevuti dal personale di vendita in store. L’influenza oggi ha un ruolo predominante nelle decisioni d’acquisto di questa nuova generazione ed i brand non esitano più nel cogliere ed individuare i beauty influencer più in voga. Influencer trasformati in muse, come Natacha Birds con Shiseido, sono alla base di collaborazioni inedite e sopratutto sono al centro dei contenuti social dei brand, come i video-tutorial di bellezza e altri “how to” con Sephora. E gli influencer di ieri sono i nuovi master-brand di oggi. È il caso di Huda Kattan che ha fondato il proprio brand Huda beauty nel 2013, che finora ha riscosso un successo internazionale. Glossier è ancora più avanti, rendendo le proprie consumatrici vere e proprie ambassador del brand su Instagram. Il brand americano ha come proprio credo quello di dare voce alle proprie consumatrici per la creazione di nuovi prodotti. “Beauty-fully” engaged Il 73% dei consumatori è disposto a pagare di più un prodotto che promette una trasparenza totale e il 70% se il brand è eticamente sostenibile. Il mondo beauty diventa sempre più green con la nascita di diversi brand emergenti, tra cui anche My Cosmetik, che offrono prodotti e un approccio biologici. Il mondo beauty diventa anche più preventivo, ad esempio Nivea ha creato numerose campagne per la protezione della pelle dei bambini dalle scottature solari (“Nivea Doll” o “Sunslide”). Infine il beauty diventa plurale e i brand sottolineano questa diversità. È il caso di Glossier con “Body Hero” che sostiene la bellezza in tutte le sue forme. Viene evidenziata la bellezza unisex con campagne di Rimmel con il transgender Lewys Ball, CoverGirl con James Charles e Sleek “My beauty my rules”. Beauty is Now. For me. At home Il 40% dei Millennials vuole co-creare prodotti con i brand e il 60% di loro ha grandi aspettative verso i servizi di delivery rispetto a due anni fa. Gli utenti vogliono sempre più immediatezza e maggiore flessibilità ed i brand cercano di far fronte a queste nuove esigenze proponendo nuove iniziative, come il “try before you buy” di Clarins o trèStiQue, le piattaforme di bellezza a domicilio “Mon Beau Miroir” o “Treatwell” e subscription mensili per ricevere lo stesso prodotto regolarmente con Glossier o Curology, o ancora le tradizionali beauty box come Glossy box. Il mondo beauty è sempre più personalizzabile, ad esempio con l’app “Made 2 fit” di Bare Minerals è possibile creare un fondotinta perfettamente adatto al proprio incarno e altre tipologie di diagnosi stanno diventanto sempre più sofisticate al fine di offrire prodotti più in linea con le esigenze specifiche di ognuno (Hi Mirror Plus per esempio). In effetti, il 46% dei Millennials sono disposti a condividere i propri dati personali per ricevere un prodotto o un’esperienza con il massimo della personalizzazione.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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