L’advertising & CRM manager del brand di automotive partecipa al Festival come giurata della categoria Pr, dove l’Italia partecipa con ben 49 entries, la più prolifica nell’edizione di quest’anno
di Anna Maria Ciardullo
Il Festival Internazionale della Creatività Cannes Lions è entrato nel vivo oggi e la Croisette è già in grande fermento per questa edizione del festival completamente rinnovata. Tra i giurati italiani che hanno raccontato a DailyMedia la loro esperienza, c’è anche Elisabeth Leriche, advertising & CRM manager di Renault Italia, chiamata a giudicare una categoria molto importante per il nostro Paese quest’anno, quella delle PR, dove sono stati iscritti il maggior numero di lavori italiani, ossia 49 campagne su un totale di 448.
Qual è stata la sua reazione quando ha scoperto di essere stata scelta come una dei giurati dei Cannes Lions di quest’anno?
Mi sono sentita molto onorata e allo stesso tempo in controtendenza. Una francese rappresentante dell’Italia in Francia, cliente in una giuria di creativi che giudica le migliori creatività worldwide. Una vera sfida. Sicuramente avrò un punto di vista molto più business oriented.
Definiamo le caratteristiche della categoria “PR”. Come si è evoluta nel tempo?
Sono in giuria nella mia categoria di predilezione, il PR. Quella che richiede un approccio davvero smart: con dei budget in forte riduzione, consente ai brand di guadagnare tanto in awareness e global opinion. Sicuramente, la categoria si è molto evoluta grazie alla potenza dei social e all’uso del dato, acquisendo una dimensione subito globalizzata e dando sempre maggior importanza alla reattività e all’immediatezza. Ormai la differenza non si fa più a colpi di impression o di view, bensì con la capacità di sviluppare uno storytelling disruptive su un’audience allargata o frammentata.
Può descrivere brevemente le esperienze che ha maturato in questo specifico segmento?
Il PR fa parte integrante di tutte le campagne che realizziamo in Italia sia per Renault sia per Dacia. Se prendo il caso di DACIA, il business model del brand presuppone di rimanere ad un livello di investimenti pubblicitari contenuti; avere un approccio sistematicamente PR è l’unica soluzione per guadagnare una forte visibilità e crescere in familiarità per il brand automotive più giovane del mercato italiano. Il lavoro realizzato da diversi anni con la sponsorship di Udinese è per me una perfetta case history e credo che sia stata riconosciuta come tale vincendo 2 anni di seguito nella categoria PR a Cannes con Dacia Sponsor Day e Dacia The Split. La difficoltà di questo esercizio è ovviamente