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Buzzoole racconta i principali trend dell’influencer marketing nel travel

Autore: Redazione


Dorian Pellumbi in prima posizione tra i “big” con quasi 10.000 interazioni per post. Miljian è, invece, la famiglia di viaggiatori al vertice nella sezione “emergenti”

L’evoluzione dei social ha saputo dare nuova linfa al settore del turismo che fa grande leva su Instagram per i propri investimenti di marketing. Dopo la ricerca dedicata al settore fashion, l’Osservatorio sul tracciamento delle campagne di Influencer messo a punto da Buzzoole ha analizzato durante il mese di settembre l’andamento e i risultati dei profili Instagram più influenti legati al mondo travel. La ricerca ha generato una lista dei 5 Top Travel Creator Italiani, suddivisi nelle categorie ‘Star’ (profili con oltre 100.000 follower su Instagram) e ‘Rising Star’ (influencer al di sotto dei 100.000 follower). L’analisi è stata condotta considerando la capacità degli influencer di generare interazioni, valutando l’engagement per post: la somma dei like e dei commenti ottenuti rispetto ai contenuti pubblicati. A questo dato è stata affiancata l’analisi dei nuovi follower acquisiti nel corso del mese, utile a comprendere la fase di crescita in cui si trova un creator. Due le classifiche realizzate: la prima dedicata ai profili al di sopra dei 100.000 follower (Star); la seconda, invece, rivolta agli account con meno di 100.000 seguaci (Rising Star), profili in costante crescita, sempre più interessanti per i brand che decidono di puntare su community più ristrette e fedeli. Star: Paesaggi mozzafiato per sognare il prossimo viaggio Giochi di luce, colori caldi e atmosfera quasi fiabesca, è il feed Instagram di Dorian Pellumbi (@dorpell), in prima posizione con quasi 10.000 interazioni per post. A seguire Federica Di Nardo, unica donna in classifica che con il suo profilo variopinto è riuscita a generare un engagement per post pari a 8.000 interazioni. In terza posizione con 7.300 interazioni, Alessandro Marras, pioniere del travel blogging e attivo dal 2011 con il canale YouTube I viaggi di Ale. A chiudere la classifica, Gianluca Bruno in quarta posizione e Gianluca Fazio (@thererumnatura) al quinto posto, che hanno generato rispettivamente oltre 6.000 interazioni l’uno e circa 5.000 l’altro. Tutti i big influencer registrano, inoltre, un aumento dei follower nel mese di settembre: in testa Gianluca Bruno con ben oltre 5.000 seguaci in più, seguito da Federica Di Nardo (+2.500), Gianluca Fabio (+1.900) e Dorian Pellumbi (+1.600). Fanalino di coda, Alessandro Marras con ‘soli’ 270 nuovi follower. Star: un viaggio formato famiglia Tra le “Rising Star” una sorpresa in prima posizione, si chiamano i Miljian (@likemiljian): si tratta, in realtà, di una famiglia che ha deciso di mollare tutto e partire alla volta di un viaggio senza fine. Lui è l’occhio dietro la macchina fotografica, lei la penna che racconta tutte le avventure, con loro i due piccoli esploratori che in tenera età possono già affermare di aver fatto il giro del mondo. Ogni post di questa famiglia di viaggiatori colleziona oltre 6.500 interazioni. In seconda posizione si trova Simone Mondino, paesaggista e amante della natura, con un engagement per post pari a circa 5.000 interazioni. Chiudono la classifica Andrea Caprino (@andrycurious), Davide Oricchio (@davideor94) e Gabriele Colzi (@gabdetails) che con i loro feed registrano circa 4.500 interazioni a testa. Anche i creator meno conosciuti possono vantare una crescita in termini di follower durante il mese di settembre: i Miljian sono i creator che sono cresciuti maggiormente con 5.500 follower in più, seguiti da Simone Mondino (+2.600) e Gabriele Colzi (+2.100). Chiudono la classifica Andrea Caprino, che ha ottenuto 1.500 nuovi follower, e Davide Oricchio con 630 nuovi seguaci. Trend: Star e Rising Star alla pari quando si tratta di engagement per post Il primo trend che emerge è relativo alla capacità di suscitare attenzione da parte dei travel creator. I numeri, infatti, non sono altisonanti come nel settore fashion, ma le interazioni generate, soprattutto dalle Rising Star, regalano enormi opportunità ai brand. Le interazioni che registrano i travel influencer emergenti sono equiparabili a quelli prodotti da profili più seguiti. Questo dato risulta chiaro osservando le due classifiche: talvolta l’engagement per post delle Rising Star supera quello delle Star. “Travel is the only thing you buy that make you richer” I brand che utilizzano maggiormente i travel blogger per promuovere prodotti e servizi fanno parte del mondo travel (enti del turismo, catene alberghiere e compagnie aeree) e tech. Anche i brand di altre industry, però, nutrono interesse verso di loro, da un lato perché il viaggio intercetta una audience trasversale, e dall’altro perchè questa è una tipologia di creator molto versatile che grazie ai contenuti prodotti riesce a fidelizzare una community composta da diverse categorie di target. Il viaggio 2.0 come nuova tipologia di lavoro Alcuni sono fotografi che attraverso i loro scatti sono riusciti a catturare il pubblico di Instagram, altri sono semplici viaggiatori che in molti casi hanno deciso di lasciare un lavoro per dedicarsi all’esplorazione e attraverso il racconto sono stati in grado di catalizzare l’attenzione di tanti utenti. In ambedue i casi, l’influenza che questi content creator riescono a imprimere nella propria audience li ha portati molto spesso a creare dei veri e propri business basati sulle esperienze di viaggio: come ad esempio la creazione di piccoli gruppi o corsi di videomaking e fotografia a caccia di un’aurora boreale o di un leone nella savana. Il trend delle interazioni “L’analisi del mese di settembre di Buzzoole Ranking ha delineato come gli influencer del settore viaggio siano in grado di ispirare i propri follower attraverso immagini e racconti accattivanti capaci di far sognare. Un’esperienza di viaggio, infatti, genera nelle persone un’onda emotiva impattante su cui i brand oggi possono far leva - dichiara Vincenzo Cosenza, Responsabile Marketing Italia di Buzzoole -. Dalla ricerca è emerso un trend importante rappresentato dal numero di interazioni generate dai creator: spesso infatti, l’engagement per post degli influencer meno conosciuti supera quello delle ‘Star’. Questo è un fattore che i brand devono tenere in considerazione durante la pianificazione di una campagna di influencer marketing nel mondo travel”.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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