Autore: Redazione
15/05/2018

Brand safety online: ora i problemi toccano anche Vivendi e la sua Dailymotion

Secondo un’inchiesta di Counter Extremism Project, gli spot di diversi brand sono apparsi a fianco di un video Is. Pronta la risposta della società

Brand safety online: ora i problemi toccano anche Vivendi e la sua Dailymotion

Il dibattito sulla brand safety emerso con forza ormai più di un anno fa, si è concentrato soprattutto su YouTube. Ma, la piattaforma video di Google non è l’unico attore sul mercato ad avere problemi di questo genere. Come riporta la versione britannica di Business Insider, infatti, anche Dailymotion, il sito video controllato dal colosso francese Vivendi, sarebbe finito nel mirino di un’inchiesta a cura di un organizzazione non profit. L’americana Counter Extremism Project, settimana scorsa, ha contattato oltre venti inserzionisti, tra cui Puma, Amtrak, Hugo Boss, Domino’s Pizza e Mazda, avvertendoli di aver visualizzato i loro annunci al fianco di un video legato all’Is titolato “The liquidation of those calling to participate in the Iraqi elections in the Iraqi elections in Tarmiyah north of Baghdad”. Si tratta di un fatto immaginabile per un sito user-generated che colleziona circa 300 milioni di user mensili per 35 miliardi di views. “Riconosciamo di aver avuto questo problema [e] il video ha ricevuto meno di cinque impression pubblicitarie. È stato esaminato dai nostri team e contrassegnato come inappropriato - ha detto a Business Insider Uk, Bichoï Bastha, chief ad tech officer di Dailymotion -. La brand safety è una sfida che riguarda l’intero settore, che tutti devono affrontare e nessuno ha una soluzione chiara”.