Autore: Redazione
28/05/2018

Hellodì racconta il suo nuovo Digital Lab, il coworking per i professionisti del digitale

Uno spazio di 600 metri quadrati ospita giovani realtà con expertise diverse, che collaborano e si contaminano con sinergie sempre nuove. A raccontarlo a DailyNet è uno dei due co-fondatori, Alex Ballato

Hellodì racconta il suo nuovo Digital Lab, il coworking per i professionisti del digitale

di Anna Maria Ciardullo

Hellodì è l’idea di due persone che hanno mosso i primi passi in uno scantinato, proprio in perfetto stile Silicon Valley, Alex Ballato e Francesco Ferrari. Uno dei brand di Hellodì, specializzata principalmente in influencer marketing, è HelloSport, che ha maturato una forte esperienza nel settore sportivo e gestisce in esclusiva influencer di primo piano in questo ambito, come Gianluca Di Marzio, Gli Autogol, Calciatori Brutti e Chiamarsi Bomber. Dopo HelloSport, all’inizio dell’anno è stata lanciata la divisione HelloService, per gestire le attività social di aziende e brand, e sono tanti i progetti in divenire, anche in altri settori, come quello musicale. Oggi è la volta di Digital Lab.

Spirito di squadra

Ma Hellodì, non si è accontentata di un semplice scantinato e ha di recente inaugurato anche un nuovo spazio di coworking, da subito diventato punto d’incontro per community di professionisti del digitale ma anche hub di contaminazioni e scambio. Il Digital Lab di Hellodì è uno spazio da 600 metri quadrati, un centro nevralgico, dove aziende con diverse expertise si incontrano e possono condividere esperienze, creatività, know-how, voglia di fare e passioni. «Il progetto di coworking rispecchia perfettamente lo spirito di Hellodì che anche nelle sue attività fa da aggregatore, ad esempio, con HelloSport che unisce le più importanti community del mondo sportivo. L’idea è stata di spingere queste realtà a fare squadra, a condividere il proprio lavoro in uno spazio che potesse rivelarsi vincente per tutti. Quindi, questo spirito di squadra che abbiamo portato sul lavoro, abbiamo voluto estenderlo anche allo spazio fisico», spiega Ballato a DailyNet.

Non solo il network

Nel Digital Lab, oltre a Hellodì, si sono stabilite diverse realtà che operano in maniera sinergica: una web agency, un’agenzia di comunicazione, un’agenzia di produzione video e alcuni degli editori appartenenti al polo HelloSport (Calciatori Brutti, Cronache di Spogliatoi, Chiamarsi Bomber, Dunkest e altri). Il Digital Lab, però, non è riservato solo alle aziende del network, ma si apre anche alla città, come nuovo spazio di coworking per tutti i player del mondo della comunicazione digitale con aree di lavoro dedicate, come una sala multimediale e di registrazione, uffici open space, sale relax e sale riunioni. «Il nostro motto è “dove lo spirito di squadra è sopra a quello di competizione”. Questa realtà permette a tutti i nostri editori (anche quelli non presenti qui) di venire a trovarci e produrre i loro contenuti internamente, creando un’ulteriore sinergia tra le nostre community. Il punto di forza consiste nel condividere gli spazi con professionisti del settore che possano collaborare realmente e scambiarsi idee per far nascere nuove partnership. Si tratta di un modello sostenibile che crea molto più indotto, riducendo non solo i costi ma, soprattutto, i tempi e che aumenta la produttività, poiché sfrutta la prossimità per mettere a terra i progetti comuni in modo molto più efficiente».

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Da sinistra: Ballato, Galliani, Ferrari e Di Marzio
In divenire

A oggi, le postazioni del DiL e gli spazi operativi hanno quasi raggiunto la loro capienza massima, ma il progetto non si ferma qui. «In esclusiva, possiamo comunicarvi che Hellodì sta progettando un’ulteriore espansione in Viale Liguria 24, per ampliare postazioni e servizi offerti dal Lab. Le aziende che ci piacerebbe ospitare sono quelle che possano dare un contributo alle altre già presenti, per rafforzarsi e aggiungere valore reciproco. Puntiamo ad ampliare il Gruppo con nuove risorse, soprattutto nell’area sales e produzione di contenuti – continua Ballato - ma tutte le realtà del digitale, dell’advertising e dei settori affini sono interessanti per noi, purché non si sovrappongano a quelle già presenti, proprio per preservare quello spirito collaborativo e non basato sulla competizione, che ci contraddistingue e, ovviamente, per non perdere l’efficienza che deriva proprio dalla differenziazione e dalla complementarità delle expertise che ospitiamo e che cerchiamo».