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Blogmeter: in arrivo il nuovo tool di Social Analytics

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Tra le novità, un’interfaccia grafica rinnovata, l’analisi dei canali YouTube e la reportistica automatica in PowerPoint. Intanto la società sta preparando alcune release sugli strumenti di Social Listening e Social Influencer, come spiega la head of product Eugenia Burchi

Sono passati circa dieci anni dal social Big Bang, ovvero da quando nel 2004 Facebook faceva i suoi primi passi su internet segnando la nascita di una nuova stella madre capace di creare un sistema di orbite attorno a sé. Il rapporto di brand e utenti con l’online ne fu completamente stravolto, e fu solo il primo di numerosi altri stravolgimenti. Da quel momento infatti sono apparsi un gran numero di social dalle funzioni e dagli obiettivi differenti, e lo stesso Facebook ha aggiornato la sua proposition, modificando di volta in volta le sue feature e la sua user experience. Per rispondere alla sempre crescente necessità di tenere sotto controllo dati, performance, attività e volumi sulle diverse piattaforme social, Blogmeter ha messo a punto, già nel 2012, un tool di social analytics che integrava Facebook, Twitter e Instagram. Ma l’evoluzione continua dei social network richiede un costante aggiornamento degli strumenti a loro coordinati, e la risposta di Blogmeter arriva puntuale. Nelle prossime settimane sarà disponibile il nuovo strumento di Social Analytics, e nei prossimi mesi verranno aggiornati anche i moduli Social Listening e Social Influencer della suite Blogmeter. Eugenia Burchi, head of Product, racconta in che modo a DailyNet. Eugenia Burchi Cosa cambierà nel tool di Social Analytics? Tra circa dieci giorni saremo pronti a lanciare tre grandi novità che rivoluzioneranno lo strumento. La prima riguarda l’integrazione del tool di Social Analytics nella Suite Blogmeter insieme agli strumenti di analisi della reputazione online e dei social influencer. Aggiungeremo poi l’analisi dei canali YouTube, che andranno a sommarsi a quelli di Facebook, Instagram e Twitter e che permetterà di effettuare analisi multicanale integrata tra social network diversi. Con il nuovo strumento si potranno prendere in considerazione non solo metriche quali il numero di fan, l’engagement e le views, ma sarà soprattutto possibile svolgere ricerche attraverso hashtag e analisi di contenuti relativi ad aree tematiche in totale autonomia. Il nuovo strumento è stato ideato per rispondere alle crescenti richieste di flessibilità da parte di aziende e agenzie che potranno comporre il panel di canali in modalità self-service d estrarre reportistica avanzata in formato PowerPoint. Ci saranno novità relative ad altri tool nel 2018? Stiamo lavorando a nuove feature sia sullo strumento di Social Listening sia su quello di Social Influencer. Il primo serve per analizzare la reputazione online dei brand e a questo riguardo sarà potenziato sul lato self-service. Abbiamo intercettato un bisogno legato alla flessibilità e all’immediatezza del tool, e quindi daremo la possibilità ai nostri clienti di configurare il loro setup, impostando in autonomia le keyword per ottenere i risultati richiesti più velocemente. Introdurremo, poi, metriche socio-demografiche nello strumento di Social Influencer che serviranno per capire qual è la composizione dell’audience dei profili analizzati. È un cambiamento importante per le aziende che permetterà finalmente di scegliere gli influencer più in linea con il proprio target. Che ruolo giocherà l’artificial intelligence all’interno dei vostri prodotti? Molti nostri prodotti hanno una base di artificial intelligence. Social Listening per esempio analizza il sentiment in base a tecniche di opinion mining basate proprio su questa tecnologia e a breve introdurremo anche una nuova funzionalità di clustering automatico. Lo strumento dedicato agli influencer, invece, utilizzerà l’AI per suggerire influencer affini, tenendo conto di argomenti, contenuti, audience, tipologia di interazione con i post e così via. Insomma direi che l’AI è per noi centrale. Per gestire tutte queste novità ci sarà bisogno di nuove risorse. Come si evolve il vostro team? Io gestisco il team di prodotto, che sta crescendo molto. L’anno scorso abbiamo preso una risorsa dedicata alla user experience e stiamo lavorando per portare a bordo un data scientist. Abbiamo team di sviluppo, di linguisti per l’opinion mining e di ricercatori. Per ora in tutto siamo circa una trentina di persone. Il cambio di rotta del newsfeed di Facebook ha modificato il trattamento dei post di brand ed editori. Come considererete la fisiologica flessione di reach ed engagement nei prossimi report? Per chi vive solo su Facebook è una modifica che deve far pensare a un cambio di strategie. Noi come società di analisi rileveremo le differenze, ma crediamo nel confronto, quindi valuteremo l’andamento delle pagine secondo alcune proporzioni e cercheremo di capire chi è calato meno degli altri grazie anche a strategie di adv. I social sono fondamentali per i clic e per l’engagement, ma non sono una property di brand ed editori. È fondamentale, quindi, diversificare la propria strategia anche su altri canali come Instagram e YouTube oppure un altro cambiamento di questo tipo potrebbe compromettere la strategia di comunicazione di molte aziende.  

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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