AT&T/Time Warner, il Dipartimento di Giustizia americano fa ricorso in appello
Per il Ceo del colosso della telefonia statunitense, Randall Stephenson, non “cambia niente” e le possibilità che una nuova sentenza sia favorevole al governo sono “remote”
Circa un mese fa il giudice americano Richard Leon ha dato il via libera alla fusione tra AT&T e Time Warner senza condizioni, aprendo la strada a una serie di operazioni di M&A nei settori media e telco. La sentenza dava ragione alla compagnia telefonica statunitense mentre ha rappresentato una sconfitta per l’amministrazione Trump. Settimana scorsa, però, a operazione già chiusa, il Dipartimento di Giustizia ha annunciato che farà appello alla decisione di Richard Leon. Non ci sono però dettagli legali sulla base dei quali l’organismo ha deciso di ricorrere: la prima causa era stata avviata con l’accusa che una fusione avrebbe portato un aumento dei prezzi, danneggiando concorrenza e consumatori. In un’intervista alla CNBC il Ceo di AT&T, Randall Stephenson, ha detto che il ricorso non “cambia niente” e che le chances di un parere favorevole per l’ente governativo sono “remote”.
