Autore: Redazione
25/01/2018

Apple lancia il dispositivo vocale HomePod, in attesa del bilancio dell’1 febbraio

La società debutta nel segmento degli smart speaker, in ritardo rispetto ad Amazon e Google ma valorizzando Siri e l’ambito musicale. Intanto, cresce l’attesa relativa ai dati trimestrali e alle performance di iPhone X

Apple lancia il dispositivo vocale HomePod, in attesa del bilancio dell’1 febbraio

Apple è entrata nel mercato degli assistenti vocali con HomePod. Una notizia attesa da tempo, ufficializzata dalla società che, a partire da domani avvierà la distribuzione del dispositivo in Australia, Gran Bretagna e, naturalmente, Stati Uniti. Il prezzo per assicurarsi il device annunciato lo scorso giugno e lanciato con un mese di ritardo rispetto ai piani iniziali è di 349 dollari. Tra le sue funzionalità: la capacità di fornire suggerimenti e regolare la temperatura della propria abitazione, oltre a inviare messaggi o trasmettere - via voce - aggiornamenti dalla CNN o dalla National Public Radio, riporta un articolo di Reuters. Il rebus iPhone X Oggi Cupertino è alle prese con l’incognita iPhone X: il rivoluzionario modello presentato per i dieci anni di iPhone pare non convincere gli analisti, mentre secondo alcune stime è stato il dispositivo più venduto a Natale. Voci e previsioni variegate che si rincorrono da tempo e in merito alle quali si saprà di più proprio giovedì 1 febbraio, in occasione della pubblicazione dei dati trimestrali della società della Mela. Le stime dell’azienda parlano di ricavi compresi tra gli 84 e gli 87 miliardi di dollari per il trimestre di fine anno, il più importante in termini di ricavi per via delle festività, con il 65% circa che rimanderà alla voce iPhone, da tempo il prodotto centrale nell’economia di Apple. Assistenti vocali: un segmento in crescita Per gli analisti l’impatto di un mese di ritardo nel debutto sul mercato di HomePod non dovrebbe dunque sconvolgere i bilanci societari, ma il pericolo è che i consumatori abbiano già scelto l’alternativa, leggi Amazon Echo e Google Home, anche per via di una forte politica di sconti applicata durante la stagione natalizia. Una strategia logica visto il grande interesse mostrato verso il segmento, specialmente nei mercati esteri come Stati Uniti e Gran Bretagna: secondo un recente studio di Capgemini, infatti, nel giro di pochi anni questi device diventeranno una delle modalità predominanti per interagire con i consumatori. La stessa Amazon ha attivato importanti partnership editoriali e sta esplorando la possibilità di creare un ulteriore canale di monetizzazione veicolando pubblicità attraverso il suo smart speaker. La sfida ad Amazon e Google I dispositivi di Amazon e Google offrono funzionalità più complesse e avanzate come la possibilità di ordinare una pizza o prenotare un servizio di car sharing, mentre per ora HomePod garantisce una qualità del suono eccellente e Siri, un asset importante e all’avanguardia su cui è al lavoro da diversi anni. Il dispositivo vocale di casa Apple potrebbe anche portare nuovi abbonati ad Apple Music, un altro dei gioiellini della Mela. Sarà difficile scavare a fondo nelle strategie della società che vale di più al mondo e protegge gelosamente i suoi segreti, ma indicazioni importanti arriveranno anche dalla Cina e dalle vendite di iPhone X.