Autore: Redazione
24/05/2018

Herezie sigla un accordo con Coca-Cola dedicato al mercato francese e punta a crescere in Italia in partnership con i clienti

La società guidata da Andrea Stillacci sarà partner creativo della multinazionale di Atlanta per un anno; al via un progetto per il web e nel new business arriva il sistema di pagamento mobile Paylib

Herezie sigla un accordo con Coca-Cola dedicato al mercato francese e punta a crescere in Italia in partnership con i clienti

Coca-Cola in Francia parla italiano. La multinazionale di Atlanta ha affidato il proprio budget francese a Herezie, l’agenzia creativa fondata otto anni fa a Parigi da Andrea Stillacci con Pierre Callegari e Luc Wise (ora in Publicis). L’accordo, della durata di un anno, segue una lunga collaborazione per altri brand del gruppo come Minute Maid e le acque minerali in aree come l’America Latina, l’Est e il Nord Europa. «E’ la prima volta che curiamo il brand principale, la Coca-Cola con l’etichetta rossa per intenderci, in Francia - spiega Stillacci -. Stiamo lavorando a un progetto molto innovativo che si sviluppa sui social media e principalmente su YouTube con una serie di 240 film. Il lancio ufficiale sarà tra qualche tempo, con un film “manifesto”. Si tratta di una collaborazione molto importante per noi, anche in termini di budget».
L’innovazione come approccio strategico
L’innovazione è già da qualche tempo il tratto distintivo del lavoro di Herezie, grazie all’approccio di Baptiste Clinet cui è stata affidata la direzione creativa esecutiva, mentre Stillacci assume a tempo pieno il ruolo di amministratore delegato dell’agenzia. È Clinet l’estensore dello stile e del metodo creativo «sperimentale, nuovo, che punta al miglior utilizzo dei media» spiega ancora Stillacci. Uno dei progetti che rappresentano questo approccio è la campagna #bodycantwait per la Ong Handicap International, iscritta al prossimo International Festival of Creativity di Cannes. Recentemente, l’agenzia ha nominato Joseph Dubruque, Axel Didon e Raphael Stein associate creative director, mentre Paul Marty è il nuovo associate digital creative director.
I risultati e il new business
Il 2017 si è chiuso con ricavi a quota 17 milioni di euro: «E’ stato un anno di consolidamento dopo le acquisizioni di 5ème Gauche e di Vaudoo (rispettivamente agenzie digital e shopper marketing/eventi, ndr). Gli ultimi otto mesi tra la fine del 2017 e l’inizio di quest’anno sono stati strepitosi, oltre all’accordo con Coca-Cola abbiamo avviato un’altra importante collaborazione con Paylib, il sistema di pagamento mobile adottato dalle sette più grandi banche francesi. Il 2018 sembra promettere bene, anche relativamente al new business in cantiere». L’agenzia sarebbe al lavoro, tra l’altro, su una collaborazione con uno dei più grossi player del mercato digitale. Herezie ha recentemente lanciato anche una sorta di attività di scouting presso le aziende italiane, con l’obiettivo di ampliare il raggio d’azione attraverso partnership dirette con i brand. «Molti mi suggeriscono di aprire Herezie in Italia. Per mantenere la nostra indipendenza e il respiro internazionale nel mercato italiano penso che la strada migliore sia aprire in partnership con i clienti. Da parte nostra, siamo già attrezzati, grazie alla componente di professionisti italiani all’interno del nostro staff di 140 persone. Vediamo se il mercato risponde».
La partecipazione a Cannes 2018
Al prossimo Festival di Cannes, che si terrà dal 18 al 22 giugno, Herezie presenta il lavoro effettuato per Handicap International sul tema dei lunghi tempi di attesa per ottenere una protesi che devono subire i 100 milioni di persone con arti amputati nel mondo. Come “testimonial”, l’agenzia guidata da Stillacci ha utilizzato alcune celeberrime statue del Louvre, a cui ha applicato le protesi. Un altro lavoro che sarà presentato a Cannes è “Hide yourself”, realizzato per VPN Uppersafe, incentrato sul tema privacy e cybersecurity (vedere DailyMedia del 23 aprile 2018, ndr). «Questo è il mio 28esimo Cannes, ma partecipo sempre con grande entusiasmo - conclude Stillacci -. Il Festival è un appuntamento chiave, un’occasione per incontrare i colleghi e gli amici, un importante momento di confronto».