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Nel 2018 Connexia mira a crescere del 20%, a oltre 13 milioni

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L’intervista di DailyNet al Ceo Paolo D’Ammassa, che illustra il processo di consolidamento del posizionamento di Data Driven Creativity Agency, gli ottimi risultati ottenuti nel primo trimestre e la vittoria in diverse gare, ultima in ordine di arrivo quella di Deborah Group

Fresca di vittoria nella gara Deborah Group, Connexia mira a superare i 13 milioni di fatturato quest’anno, con una crescita del 20% sugli 11 milioni registrati nel 2017. «Un obiettivo che è in linea con l’andamento del primo trimestre», dichiara a DailyNet il Chief Executive Officer e Fondatore della sigla del Gruppo Doxa, Paolo D’Ammassa. Risultati importanti, che, secondo D’Ammassa, hanno radici nel posizionamento di Connexia come “Data Driven Creativity Agency”. Un’offerta da struttura full-service, che riflette i cambiamenti in seno al mercato.

Un settore complesso

«Negli ultimi anni ci sono state alcune importanti evoluzioni nel mondo delle agenzie e della comunicazione. Per prima cosa, il digitale ha cambiato tutto, contaminando i business model, i processi, l’organizzazione e, naturalmente, la comunicazione - spiega Paolo D’Ammassa -. Da un lato, infatti, si è osservato l’ingresso di società di consulenza nell’ecosistema creativo e, parallelamente, abbiamo assistito al consolidamento dei grandi Gruppi internazionali verso una struttura orizzontale; dall’altro, alcune agenzie più tradizionali hanno colto in ritardo le opportunità offerte dal digitale. Al contempo, le fee creative si sono abbassate, limando ulteriormente i margini».

La gara Deborah

Questa situazione, secondo il Ceo di Connexia, ha mutato la percezione che i clienti hanno delle agenzie di comunicazione. «Solo dieci anni fa, pitch di questo tipo sarebbero stati territorio esclusivo delle grandi sigle tradizionali. Oggi è cambiata la percezione e le aziende non hanno remore ad affidare a newcomer progetti articolati, che richiedono lo sviluppo di una strategia di comunicazione, la creatività, i contenuti, la misurazione, la gestione dei canali social e il redesign delle digital properties», afferma D’Ammassa. Deborah Group è un incarico di prestigio, che segue altri grandi brand che hanno scelto di affidarsi a Connexia nell’ultimo anno - Fastweb, Conad, Loacker - e rappresenta la sintesi perfetta di un netto cambio di paradigma. «L’era della frammentazione dei budget sta finendo: il livello di complessità è ormai talmente elevato che è diventato troppo oneroso allineare diverse agenzie e rendere tutta la comunicazione coerente e coordinata».

La nuova anima di Connexia

In questo contesto il posizionamento Data Driven Creativity di Connexia sta pagando. «Per Connexia essere Data Driven vuol dire partire sempre dall’analisi del dato e misurare tutto il processo creativo e produttivo, per essere sempre certi di costruire valore per i propri clienti - prosegue D’Ammassa -. Nel nostro approccio Data Driven sono sempre presenti dati, strategia, creatività e tecnologia, i quattro asset che ci permettono di realizzare progetti integrati in grado di coprire più canali e interessare aree molto diverse tra loro. Con il digitale sempre al centro, visto che il segmento è arrivato a pesare il 75-80% dei ricavi complessivi, Connexia gestisce progetti con più anime e che coinvolgono anche aree più tradizionali - eventi, PR, ATL».

Le prossime novità

In arrivo l’ufficializzazione di quattro nuovi incarichi per altrettante importanti aziende, Connexia ha anche recentemente finalizzato il progetto nato per rispondere all’esigenza di produrre contenuti video accorciando i tempi della filiera.

Gli asset di Connexia

Oggi Connexia conta un team di 100 professionisti, in continua crescita. «Per noi i talenti sono uno dei beni più preziosi e per questo abbiamo promosso la cultura di un ambiente di lavoro stimolante, che favorisca creatività, collaborazione e benessere - precisa D’Ammassa –. È vero che strategia e posizionamento sono state importantissime per noi, ma le persone rappresentano il vero cuore dell’agenzia». Un esempio di questa proposizione è dato dall’“Operazione San Valentino”, con cui l’agenzia ha presentato Creative Speed Date, una iniziativa rivolta agli aspiranti Copywriter e Art Director “innamorati” della propria professione e pronti a mettersi in gioco. «Ci sono pervenuti circa 100 curriculum, abbiamo selezionato una trentina di candidati e poi finalizzato due assunzioni, a dimostrazione di quanto un progetto originale come questo abbia avuto poi dei riscontri tangibili, concreti e di valore». L’innovazione è inoltre il tema che guida le azioni dell’agenzia: «Da un anno abbiamo con noi un Chief Innovation Officer, Italo Marconi. Si tratta di una figura tipicamente legata alle aziende, ma pensiamo che questo tema sia business-critical e centrale per le agenzie e per tutti i progetti di comunicazione - dichiara D’Ammassa -. Ci siamo strutturati per supportare le imprese e ci sentiamo dei precursori anche da questo punto di vista».

Chatbots for Work

A gennaio Connexia e Doxa hanno lanciato Chatbots for Work, il nuovo corporate chatbot a disposizione delle aziende per comunicare in modo istantaneo con i dipendenti all’interno delle applicazioni di messaggistica aziendale. Vero e proprio assistente virtuale, rappresenta uno strumento in rapida diffusione, particolarmente efficace nella comunicazione interna. «Questa novità funziona molto bene all’interno di organizzazioni aziendali complesse, costituite da oltre 500 professionisti, e consente di automatizzare e rendere più immediata la conversazione», ha concluso Paolo D’Ammassa.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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