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Adform racconta i suoi nuovi formati conformi agli standard CFBA

Autore: Redazione


Performance incrementate per le nuove soluzioni lanciate in occasione dell’introduzione degli standard e del debutto dell’ad blocker su Google Chrome, avvenuto il 15 febbraio

Lo scorso 15 febbraio Google ha rilasciato una nuova versione del proprio browser Chrome con ad-blocker. Questa novità ha rappresentato un cambio di direzione nel settore dell’advertising digitale con lo scopo di garantire il giusto equilibrio tra pubblicità creativa ed esperienza utente. Coalition for Better Ads Il filtro non viene applicato a tutti gli annunci ma solo a quelli non conformi agli standard proposti da Coalition for Better Ads (CFBA) con l’obiettivo di eliminare i formati pubblicitari troppo invasivi sia su desktop, sia su mobile. Le direttive si applicano a elementi creativi e al modo in cui gli stessi interagiscono con il contenuto del publisher. Inoltre, si concentrano sull’annuncio su due livelli: interazione con l’utente e posizione nella pagina. La maggior parte dei potenziali problemi legati alla user experience deriva infatti dal modo in cui gli annunci vengono visualizzati durante le costumer journey dell’utente nel sito web o su mobile. L’impegno di Adform Per aiutare i propri clienti a rispettare le direttive ed essere conformi, Adform, la piattaforma ad-tech full stack indipendente e aperta che serve agenzie media, trading desk, brand ed editori a livello globale, ha realizzato una serie di linee guida per aiutare creativi e publisher a interpretare al meglio gli standard Initial Better Ads offrendo a tutte le parti coinvolte suggerimenti circa i formati pubblicitari migliori e più performanti e le soluzioni creative ottimali conformi alle nuove direttive. Tre i principi chiave • Non bloccare il contenuto dei publisher. • Non distrarre l’utente (non riprodurre video con audio o animazioni lampeggianti). • L’utente ha il controllo (non bloccare l’utente dalla chiusura di un annuncio o dalla lettura di un articolo). I consigli di Adform Lo standard, al fine di garantire un’esperienza utente ottimale, prevede quindi l’eliminazione di annunci considerati troppo invadenti che distraggono l’utente dalla fruizione del contenuto principale della pagina. Adform, attraverso le proprie linee guida suggerisce l’alternativa adatta a ogni circostanza: • Gli annunci scrollover a schermo intero non sono previsti su siti web visualizzati da mobile. Il consiglio di Adform è utilizzare annunci a dimensione fissa con scroll in-line ad. • Gli annunci pop-up non sono previsti sia per display, sia per mobile. Il suggerimento è utilizzare annunci prestitial per display e postitial per mobile. • Gli annunci prestitial per mobile non sono previsti. È possibile utilizzare annunci postitial con pulsante ‘Chiudi’. • Gli annunci postitial per mobile non sono previsti se non contengono un pulsante ‘Chiudi’ o ‘Salta’ che permetta all’utente di terminarne la riproduzione. • Gli annunci video possono essere riprodotti automaticamente solo se in modalità silenziosa. L’audio può essere abilitato solo dall’utente. Questo requisito è obbligatorio sia per display che per mobile. • Gli annunci pop-up che si azionano automaticamente durante l’attività dell’utente non sono previsti, sia per display, sia per mobile. È possibile utilizzare annunci prestitial per display e postitial per mobile. Devono inoltre sempre contenere un pulsante ‘Chiudi’ o ‘Salta’ che permetta all’utente di terminarne la riproduzione. • L’altezza degli annunci Large Sticky su display non deve superare i 250 px altrimenti non è conforme allo standard; su mobile invece, non deve coprire più del 30% dello schermo. • Qualsiasi formato con animazioni lampeggianti non è previsto dallo standard. Buoni risultati Adform si è mossa con largo anticipo mettendo a punto una suite di soluzioni in grado di rispettare le nuove direttive e, dopo poco più di tre mesi dall’avvento dell’adblocker, ha potuto registrare ottimi risultati ottenuti dall’implementazione di formati alternativi Chrome Compliant. Si tratta di formati pubblicitari sviluppati per fornire reali strumenti di lavoro sia per creativi, sia per editori, permettendo loro di realizzare annunci conformi allo standard e rispondendo alle nuove esigenze di mercato. I formati sono realizzati per desktop e mobile e comprendono soluzioni capaci di fornire un’alternativa agli annunci di vecchia generazione troppo invasivi per la user experience dell’utente. Rich Media Always On Per i formati Rich Media Always On, Adform ha introdotto l’ad format Sticky Bottom in sostituzione del precedente formato FloorAd. Sticky Bottom non è autoexpanding e quindi perfettamente compliant con le nuove direttive, mantenendo alta visibilità e più spazio per i contenuti senza impattare l’esperienza utente. Progetti speciali e test Per i progetti speciali, Adform ha inserito il formato Skin Pushdown al posto del Masthead in Sync con Floating Fullscreen. Grazie a questo nuovo formato è possibile ottenere grande visibilità dei contenuti, facendo leva su placement skin e rendendolo maggiormente dinamico e attrattivo. Anche l’ad format Skin Pushdown ha registrato performance importanti: 70% di viewability, 4% di CTR medio e 94% di engagement rate. Inoltre, Adform sta testando nuovi formati High Impact, per la reservation e il PMP, con diversi publisher, tra cui: Automoto Network, Sportnetwork, Network WebSystem, Mediamond, Ciaopeople. Prodotti impattanti e in regola “Dopo l’avvento dell’adblocker, la creatività diventa di primaria importanza rispetto alla scelta dell’ad format. Adform si propone di sfruttare il prorpio know how tecnico e la conoscenza dei publisher per realizzare creatività capaci di ingaggiare maggiormente l’utente rimanendo nei limiti imposti - afferma Valeria Mazzon, Country Manager Adform Italia -. Grazie al dipartimento Production & Design che realizza custom template con creatività innovative, siamo in grado di fornire ai clienti prodotti impattanti, creativi e performanti rispondendo alle esigenze di utenti e consumatori e alle nuove richieste di mercato”.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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