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WPP continua a combattere contro l’offerta di Bain Capital per l’acquisizione di Asatsu-DK a 1,35 miliardi di dollari

Autore: Redazione


La società di private equity ha annunciato di aver esteso la durata dell’offerta pubblica di acquisto per una settimana supplementare. E WPP ha chiesto l’avvio di un procedimento arbitrale

Questa settimana, WPP, il più grande conglomerato pubblicitario del mondo, e Bain Capital, la società di capitali resa famosa da Mitt Romney, hanno esteso la loro crescente disputa sulla proprietà della terza più grande agenzia pubblicitaria giapponese. WPP, che continuava a trarre vantaggio da una deludente earning call del terzo trimestre e da due grandi colpi al prezzo delle azioni di Bain Capital, ha continuato i suoi sforzi per bloccare la società nell’acquisizione di Asatsu-DK, agenzia con sede a Tokyo, per un valore stimato di 1,35 miliardi di dollari, nonostante l’operazione avesse già ricevuto il via libera da parte delle autorità di regolamentazione. Proroga dell’offerta Come ripotato dal sito Adweek, ieri, la società di private equity ha annunciato di aver esteso la durata dell’offerta pubblica di acquisto per una settimana supplementare. Con la proroga che Bain Capital ha depositato lunedì scorso presso l’Ufficio Finanziario Locale di Kanto, il termine ultimo per l’offerta pubblica di acquisto per l’assorbimento della terza rete di agenzie giapponesi a 3.660 yen (32 dollari) per azione, scadrà il 21 novembre anziché il 15 novembre. In una dichiarazione di ieri, Bain Capital ha attribuito la proroga del termine a una decisione delle autorità antitrust cinesi di approvare l’accordo lunedì e di estendere gli sviluppi arbitrali tra Asatsu-DK e WPP, il principale azionista dell’agenzia. Secondo la dichiarazione, WPP si è mossa per porre immediatamente fine all’accordo di alleanza commerciale (la società sarebbe stata sciolta attraverso la vendita di Asatsu-DK a Bain Capital). La holding intende porre immediatamente fine all’ accordo di cooperazione e alleanza con Asatsu-DK, sostenendo che la proposta di vendita a Bain Capital di questa organizzazione e la successiva uscita dalla loro partnership costituiscono una violazione del contratto. WPP sostiene di potere, quindi, mantenere le proprie quote all’interno di Asatsu-DK invece di venderle. Arbitrato da un lato, gara dall’altro WPP ha chiesto l’avvio di un procedimento arbitrale con la Japan Commercial Arbitration Association di Tokyo e ha presentato una petizione al tribunale distrettuale di Tokyo per un’ ingiunzione preliminare all’inizio di questo mese. “Mentre l’estensione, che è puramente volta a soddisfare i requisiti regolamentari, offrirà agli azionisti di ADK più tempo per prendere in considerazione l’offerta, è importante sottolineare che le nuove informazioni non influiscono sull’offerta a prezzi pieni di Bain Capital per ADK”, ha dichiarato David Gross-Loh, amministratore delegato di Bain Capital PE. “L’approvazione dell’antitrust è stata attesa e accolta con favore, e il processo di arbitrato sarà condotto separatamente dal nostro processo di gara”. Azionisti riluttanti Bain Capital ha dichiarato che, mentre l’offerta pubblica di acquisto non è “condizionata all’esito di questa procedura”, l’impresa è “pronta a sostenere la direzione di Asatsu-DK” mentre entra in contenzioso con WPP. Come osservato dal Financial Times, le azioni intraprese da WPP potrebbero rendere più difficile per Asatsu-DK e Bain Capital persuadere il 50,1% degli azionisti a presentare offerte entro il termine. La Silchester International Investors, secondo azionista di Asatsu-DK con sede a Londra, ad esempio, si è dichiarata contraria alla vendita. Inoltre, secondo un rapporto pubblicato il mese scorso su Bloomberg, Oasis Management Co., un fondo con sede a Hong Kong, ha anche chiesto alla stessa Asatsu-DK di aprire un processo formale di vendita piuttosto che accettare l’offerta di Bain Capital. Le accuse mosse da WPP In una dichiarazione del 12 ottobre, WPP ha confermato l’intenzione opporsi alla vendita sostenendo che l’offerta di Bain fosse troppo bassa. La holding ha dichiarato che Asatsu-DK non sia stata diligente nel cercare di trovare un offerente più elevato o di risolvere la propria attività in declino al di fuori di una vendita, il che indica anni di cattiva gestione. Nella dichiarazione di ieri, Gross-Loh ha affermato che la sua offerta “rappresenta una valutazione equa e completa dell’attività di Asatsu-DK” e ha osservato che non è emersa un’offerta rivale e che ”è improbabile che emerga”. Risposta alla crisi “L’industria pubblicitaria globale sta subendo cambiamenti significativi e il modello di business tradizionale è in crisi”, ha scritto Gross-Loh. L’industria pubblicitaria giapponese, compresa la terza agenzia pubblicitaria ADK, non è sfuggita a questa tendenza. Essere agile è più importante che mai per rimanere competitivi, e la privatizzazione è l’unica opportunità percorribile che ADK ha di realizzare il suo potenziale in un paesaggio in così mutevole evoluzione”. Il dubbio sull’equità Bain Capital e Asatsu-DK hanno insistito sul fatto che l’offerta rappresenta un fair value (valore equo), pari ad un premio del 15-25% sul prezzo di chiusura su Asatsu-DK nell’ultimo giorno di negoziazione prima dell’annuncio della transazione. Asatsu-DK, che opera sullo stock exchange di Tokyo, sostiene che l’offerta sia più vicina ad un premio del 29% rispetto al 50% su questi livelli di trading. WPP e Asatsu-DK sono entrate in alleanza strategica nel 1998 e oggi la holding detiene circa un quarto delle azioni dell’agenzia.

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Wpp

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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