Autore: Redazione
24/05/2017

Web tax, approvata norma transitoria per accordi preventivi con il Fisco italiano

I colossi del web che “ravvisino il rischio che l’attività esercitata nel territorio dello Stato costituisca una stabile organizzazione” possono mettersi in regola, dimezzando le sanzioni in regime di adempimento collaborativo

Web tax, approvata norma transitoria per accordi preventivi con il Fisco italiano

Primo passo verso la web tax. La commissione Bilancio della Camera ha approvato l’istituzione di un percorso ad hoc per le multinazionali digitali che vogliono mettersi in regola con il Fisco italiano senza aspettare che a muoversi sia l’Agenzia delle Entrate insieme a tribunali e Guardia di Finanza come già successo con Apple e Google. L’emendamento presentato dal presidente della commissione Bilancio della Camera Francesco Boccia introduce una norma transitoria, in attesa che a livello internazionale maturi l’accordo per modificare il concetto di “stabile organizzazione”, così come auspicato anche dai ministri delle Finanze del G7, che hanno dato mandato all’Ocse per formulare delle proposte concrete già a marzo del prossimo anno. Nel frattempo, le imprese digitali non residenti con oltre un miliardo di ricavi e un giro d’affari di almeno 50 milioni in Italia potranno raggiungere accordi preventivi con l’Agenzia delle Entrate avvalendosi di una sorta di cooperazione “rafforzata”. I colossi del web che “ravvisino il rischio che l’attività esercitata nel territorio dello Stato costituisca una stabile organizzazione” possono chiedere che questa venga in effetti riconosciuta e mettersi in regola per il passato attraverso l’accertamento con adesione, con l’incentivo di non incorrere più nel rischio penale e di vedersi dimezzare le sanzioni e accedere per il futuro al regime dell’adempimento collaborativo.  Secondo Boccia si potranno recuperare circa 32 miliardi lordi attraverso la nuova norma.