Autore: Redazione
02/05/2017

Vivendi sollecita il voto alla sua lista per Telecom Italia con annunci realizzati da Sec and Partners; e giudica “sensata” la fusione con Havas

Il Gruppo controllato da Vincent Bolloré vuole essere sicuro di avere la maggioranza dei voti all’assemblea della compagnia di tlc di giovedì e promuove un’insolita call to action sui quotidiani, ideata e pianificata dalla società che ne segue già anche l’ufficio stampa in Italia

Vivendi sollecita il voto alla sua lista per Telecom Italia con annunci realizzati da Sec and Partners; e giudica “sensata” la fusione con Havas

La settimana scorsa, Vivendi, principale azionista di Telecom Italia con una quota del 23,94%, ha deciso di riaffermare, prima dell’assemblea degli azionisti del 4 maggio in cui presenterà una lista di suoi consiglieri, il ruolo di azionista di lungo termine dell’operatore italiano di tlc. “L’industria dei media e delle tlc sta evolvendo verso un ecosistema digitale convergente, basato sull’integrazione tra contenuti e distribuzione - recita il comunicato -. Vivendi si trova in una posizione unica, quella di poter fare leva sull’intera catena del valore grazie all’utilizzo dei propri contenuti premium, delle piattaforme di distribuzione, delle partnership e della possibilità di raggiungere un ampio bacino di consumatori.

Elemento chiave

In questo contesto, Vivendi considera Telecom Italia un elemento chiave per portare avanti l’ambizioso piano di diventare un leader mondiale nell’offerta di contenuti premium. E’ ugualmente nell’interesse di Telecom Italia poter contare su un azionista di lungo termine. Vivendi ha la possibilità di rafforzare il ruolo di Telecom Italia, fornendole gli strumenti per cogliere nuove opportunità e rispondere alle sfide di un settore, come quello delle tlc, che sta vivendo un momento di cambiamento epocale, con l’arrivo anche a breve di un nuovo player. Telecom Italia può trarre beneficio dalle risorse di Vivendi e dalla sua forte capacità di produzione di contenuti, distribuzione digitale e comunicazione. Il management di Telecom Italia potrà, in questo modo, creare considerevole valore per clienti, dipendenti e azionisti. Vivendi crede, inoltre, nell’importanza di continui investimenti nello sviluppo e la diffusione della rete a banda ultra larga, fissa e mobile, in modo da alimentare la forte domanda di servizi convergenti di alta qualità e di soluzioni multiplay. Offrire al cliente la miglior customer experience, con il migliore rapporto qualità/prezzo, permetterà a Telecom Italia di incrementare la sua quota di mercato e il fatturato”.

Sostegno assicurato

In quel contesto, il Ceo del Gruppo, Arnaud de Puyfontaine, ha dichiarato: “Nel corso del 2016, Vivendi ha sostenuto il management di Telecom Italia nel porre le basi e le condizioni necessarie a migliorare i risultati operativi e finanziari della società. Vivendi continuerà a fornire il proprio sostegno, mettendo a disposizione le competenze e le risorse necessarie a sostenere la crescita dei margini e della redditività, migliorando al tempo stesso la customer experience in tutti i segmenti”.  La nota conclude: “Vivendi intende collaborare in modo stretto con il management e i collaboratori di Telecom Italia, ma anche con il Governo italiano e gli enti regolatori, per contribuire al successo e allo sviluppo di un grande Gruppo italiano.

Un’insolita iniziativa

A partire, però, dagli ultimi giorni della scorsa settimana e in vista, appunto, dell’assemblea di giovedì, il Gruppo di cui è presidente Vincent Bolloré si è reso protagonista di un’iniziativa decisamente insolita e, cioè, la pubblicazione di una serie di annunci mirati a invitare gli azionisti della compagnia di tlc a votare la lista dei suoi candidati - che, oltre allo stesso de Puyfontaine, annovera Hervé Philippe, Frédéric Crepin, Giuseppe Recchi e Flavio Cattaneo (rispettivamente attuali presidente e a.d. di Telecom Italia), e come indipendenti Félicité Herzog, Franco Bernabè, Marella Moretti, Camilla Antonini e Anna Jones -, sottolineando di rivolgersi a Vivendi stessa “perché sappiamo che la gestione della società non ha portato negli anni passati i frutti sperati”. Se ne può dedurre che il Gruppo francese si senta tutt’altro che sicuro di ottenere la maggioranza di Telecom. Creatività e pianificazione degli annunci sui principali quotidiani sono stati affidati a Sec and Partners, che si occupa già da tempo dell’ufficio stampa di Vivendi in Italia. Intanto, il Gruppo, impegnato anche con Mediaset e Fininvest nel contenzioso per Premium, ha approvato sempre la scorsa settimana i risultati 2016, cooptando Yannick Bolloré, figlio di Vincent, nel consiglio di sorveglianza. Mercoledì, poi, c’è stata la riunione del CdA di Havas Groupe (controllato al 60% da Vivendi), guidato da Bolloré junior come chairman e ceo, e nell’occasione sono tornate in auge le voci relative a una fusione tra le due società. Operazione a proposito della quale lo stesso de Puyfontaine ha detto che “avrebbe senso”.