Autore: Redazione
30/05/2017

Dopo il via libera della Commissione Bilancio la Camera dei Deputati discute oggi del credito d’imposta sugli investimenti adv

Approvati ieri gli incentivi per la spesa pubblicitaria incrementale su stampa quotidiana e periodica, televisione e radio locali. Pieno successo per Fieg e UPA che si batte per la defiscalizzazione dal 2014

Dopo il via libera della Commissione Bilancio la Camera dei Deputati discute oggi del credito d’imposta sugli investimenti adv

Si discute oggi pomeriggio alla Camera dei Deputati del credito d’imposta sugli investimenti pubblicitari, dopo il via libera dato ieri dalla Commissione Bilancio nell’ambito degli emendamenti al decreto legge sulla manovra fiscale. Il testo approvato recepisce quanto introdotto lo scorso anno dalla legge sull’editoria. A partire dal 2018, imprese e lavoratori autonomi che effettuino investimenti in campagne pubblicitarie possono accedere a incentivi fiscali sotto forma di credito di imposta, su investimenti che eccedano di almeno l’1% quelli dell’anno precedente. Il testo premia la stampa quotidiana e periodica, nonché i mezzi televisivi e radiofonici locali, destinatari degli investimenti che possono essere soggetti agli incentivi fiscali. Non sono inclusi, quindi, gli investimenti effettuati sui grandi network tv e radio nazionali. Si tratta di un pieno successo per la Fieg e di un importante passo in avanti per l’UPA, che dal 2014 si batte per la defiscalizzazione della pubblicità incrementale. La proposta avanzata dall’associazione degli utenti pubblicitari già tre anni fa non metteva limiti né all’incremento detassabile, né al tipo di mezzi destinatari degli investimenti, né indicava una quota massima di importo su cui effettuare la detassazione. Il testo approvato ieri determina nel 75% la percentuale di investimento extra che si può sottoporre al contributo, che aumenta al 90% nel caso di micro, piccole, medie imprese e start up innovative, con un tetto massimo di spesa determinato di anno in anno con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Il credito di imposta è utilizzabile solo in compensazione, previa richiesta al Dipartimento per l’informazione e l’editoria che eroga il contributo. Lo stesso articolo 57bis dispone anche relativamente ai finanziamenti all’editoria, sempre erogati dal Dipartimento attraverso un bando annuale di assegnazione destinato alle imprese editrici di nuova costituzione. Tali contributi sono erogati per “favorire la realizzazione di progetti innovativi, idonei a promuovere la più ampia fruibilità di contenuti informativi multimediali e la maggiore diffusione dell’uso delle tecnologie digitali”. L’iter prevede, come detto, il passaggio in Aula e, successivamente, in Senato.