Autore: Redazione
01/03/2017

Urban Vision: 2016 a quota 33 milioni di euro, in crescita dell’80%. Nel 2019 obiettivo 45 milioni

L’azienda leader nei restauri sponsorizzati ha presentato la partnership con Anemotech per l’utilizzo della tecnologia The Breath, in grado di abbattere le emissioni inquinanti nell’aria

Urban Vision: 2016 a quota 33 milioni di euro, in crescita dell’80%. Nel 2019 obiettivo 45 milioni

La pubblicità può dare una mano all’ambiente. Questa è la sfida di Urban Vision, società specializzata in mega affissioni pubblicitarie a sostegno di progetti di restauro che ha presentato ieri la propria strategia legata a The Breath, speciale tessuto in grado di assorbire gli agenti inquinanti presenti nell’aria. Già da qualche giorno una installazione posizionata sul Palazzo Generali in Viale della Liberazione, a Milano, comunica che “Questa pubblicità non vende auto. Ne fa sparire 409.704 in un anno”. La stessa campagna, firmata da Ogilvy, è presente a Roma presso il Palazzo della Cancelleria Papale, e in Piazza del Parlamento, nonché con una creatività ad hoc su supporto led a Londra, in Leicester Square.

L’obiettivo è comunicare l’utilizzo esclusivo di The Breath per l’outdoor da parte di Urban Vision a seguito dell’accordo con Anemotech, la società che lo ha sviluppano, della durata di sei anni. Il presidente di Urban Vision Gianluca De Marchi non esclude la possibilità di acquistarne il brevetto in futuro: nel frattempo la società intende convertire tutti i propri impianti, al momento 35 in Italia, all’utilizzo di The Breath. Questo dovrebbe contribuire ad abbattere emissioni pari a quelle prodotte da 14 milioni di auto in un anno. Per lo sviluppo di questo progetto Urban Vision prevede di investire 2 milioni di euro.

Urban Vision, 2016 a 33 milioni

Nel 2016 la società ha chiuso l’esercizio con un fatturato di 33 milioni di euro, in crescita dell’80% rispetto ai 19 milioni del 2015. Il piano industriale 2017-2019 punta, per quest’anno, ai 39 milioni, e ai 45 milioni per fine piano. Attualmente operativa in tutta Italia e a Londra, dove sta anche trattando con l’amministrazione per due installazioni sul Trocadero Building e sul Criterion in zona Piccadilly Circus, Urban Vision prevede di sbarcare in Spagna, Germania e Russia, in particolare a Mosca, in relazione a un progetto di car sharing che dovrebbe partire entro il primo semestre di quest’anno. In Italia, oltre a lavorare con il Vaticano, sta partecipando alle gare per la M4 milanese.

«Abbiamo anche inaugurato una divisione dedicata al fund raising e pensiamo che in cinque anni possa raggiungere fatturati simili a quelli generati dall’attività adv», spiega De Marchi. Per Ogilvy, Urban Vision è un nuovo cliente acquisito direttamente per lo sviluppo della campagna attualmente in corso e di altri progetti di comunicazione. L’art director Giordano Curreri, che ha firmato la comunicazione, segnala che il progetto potrebbe essere presentato al festival della creatività di Cannes. «La cosa straordinaria collegata a questo progetto - dice Curreri - è che il mezzo e il messaggio coincidono concretamente». The Breath ha anche, e soprattutto, un utilizzo indoor, per combattere l’inquinamento domestico. Per la sua commercializzazione, la Anemotech ha creato un’attività di ecommerce, la cui comunicazione, così come le attività social promozionali e le relazioni istituzionali, è a cura di Aida Partners Ogilvy Pr.