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Telesia in Borsa per trainare la Go TV, nel 2016 a +3,4%. Capitalizzazione prevista a 17,5 milioni di euro

Autore: V Parazzoli


La società, controllata da Class Editori, rappresenta circa il 50% del segmento e raggiunge giornalmente oltre 10 milioni di italiani. Chiuso un accordo con Warrior per installare monitor anche nelle toilette e avviata la sperimentazione per portare il programmatic sugli schermi

Il libro delle IPO è stato firmato, adesso è ufficiale: Telesia S.p.A. è stata ammessa nel sistema AIM Italia. Alla cerimonia, svoltasi al Palazzo Mezzanotte di Milano lunedì mattina mattina, hanno partecipato Paolo Panerai, v.p. e a.d. di Class Editori, l’a.d. della società, Gianalberto Zapponini, e Angelo Sajeva, presidente di Class Pubblicità e consigliere strategie e sviluppo del Gruppo, che ha commentato a DailyMedia: «Oggi stiamo dando autorevolezza a un canale. Gli investitori (tra cui Vetrya, B.Imi, Kairos, B.Generali, Tamburi, 4Aim, Azimut, Aletti, Nextam, AcomeA, Allianz, Eurizon, Mediolanum, Zenit e Unipol) rappresentano una parte importante del mercato e, tra le altre cose, conferiscono sicurezza e affidabilità agli inserzionisti». Una sicurezza supplementare a quella già assegnata dai dati «incoraggianti del 2017, con il comparto che è cresciuto nel 2016 del 3,4% grazie a un’ultima parte di anno (dicembre n.d.r.) da +34,3%. Telesia è stata l’artefice principale di questi risultati, rappresentando il 50% del mercato e avendo registrato un’espansione più consistente della media. La Go Tv è percepita come una televisione d’informazione, non più come un’affissione. Ci sono dei contenuti, non è solamente pubblicità. E questi contenuti raggiungono quotidianamente 10 milioni di italiani che passano nove ore al giorno fuori casa. Copriamo gran parte del day-time grazie anche a una diffusione capillare: i vari circuiti occupano 757 location con 5.000 schermi. Una distribuzione che «cattura i light viewer televisivi in maniera quasi esclusiva. Il nostro pubblico rappresenta molti target differenti, che continuano a crescere attraverso l’utilizzo sempre più diffuso dei mezzi pubblici e quindi all’aumento del traffico di viaggiatori. Anche negli aeroporti.   La fruizione del mezzo La fruizione del mezzo in aeroporti e stazioni, però, è molto differente «perché i passeggeri hanno tempi diversi. Siamo sempre stati attenti a questi particolari, ed è per questo che consideriamo molto importante la costruzione dei palinsesti, diversi da luogo a luogo. Abbiamo ridisegnato la proposta relativa aicontenuti, rendendola più coerente e lineare. Anche nella grafica, che è importante soprattutto per catturare l’attenzione dell’audience. I contenuti stessi sono sviluppati ad hoc dalle redazioni di Class Editori (che possiede il 100% Telesia), che lo fanno anche per terzi», aggiunge il consigliere di Class Editori. Programmatic da implementare Intanto, si lavora su due strade: ampliare la reach attraverso un accordo con Warrior e migliorare la delivery pubblicitaria, implementando il programmatic. «Warrior è una società cinese che installa schermi nelle toilette delle grandi strutture. Attraverso WeChat e la tecnologia del riconoscimento facciale, i monitor sono in grado di riconoscere lo spettatore. Integreremo questa possibilità - spiega Sajeva -. Il programmatic per gli schermi è già in fase di sperimentazione. Per ora, i settori che hanno dimostrato maggiore interesse sono farmaceutico, gdo e automotive. Generalmente, i brand che prediligono il mezzo tv per la loro pubblicità. È un tipo di programmatic leggermente diverso da quello che si adopera sul web: serve per metterci in grado di garantire univocità tra messaggio e fruitore». Il giro d’affari Il fatturato di Telesia è stato pari a 2,63 milioni di euro nei primi sei mesi del 2016, con un ebitda pari a 0,58 milioni. Nel 2015, i ricavi totali sono ammontati a 5,32 milioni, con ebitda di 1,15. Con l’IPO, il prezzo unitario delle azioni è stato fissato in 10 euro e, su questa base, è prevista una capitalizzazione pari a circa 17,5 milioni. Il controvalore del collocamento è di circa 4 milioni. Nell’ambito del collocamento sono state sottoscritte 399.450 azioni ordinarie, di cui 250.000 dall’aumento di capitale approvato dall’assemblea straordinaria di Telesia S.p.A. il 21 dicembre 2016 e 149.450 rinvenienti dalla vendita da parte di Class Editori. Il flottante post ammissione sarà pari al 22,83% del capitale sociale. Class Editori S.p.A. deterrà la parte restante.

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Tv

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 29/04/2024


L’ACI mette a bando 3 milioni di euro per il servizio biennale di ideazione, produzione e pianificazione di nuove campagne pubblicitarie

L’Automobile Club d’Italia ha emesso un bando per l’affidamento del servizio di ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione per ACI stessa, del valore di 3 milioni di euro al netto di Iva in 24 mesi a partire dal prossimo mese di febbraio. Termine per il ricevimento delle offerte:30 maggio 2024. Tra i requisiti richiesti ci sono quello di un fatturato globale maturato nel triennio precedente almeno pari a 6 milioni Iva esclusa, e di aver eseguito negli ultimi tre anni di almeno 2 campagne di comunicazione esterne realizzate per pubbliche amministrazioni/privati con un progetto creativo e un piano media articolato su base nazionale, di cui almeno una con un piano media di valore pari o superiore a 1,5 milioni, Iva esclusa . Finalità La finalità delle precedenti campagne è stata di raccontare valori, capacità, funzioni di ACI e di diffonderne la “mission”: rappresentare gli interessi, le ambizioni, le evoluzioni degli automobilisti contemporanei, non più intesi solo come “proprietari di veicoli” ma soprattutto quali cittadini che necessitano di mobilità sostenibile, sicura, individuale e interconnessa con quella collettiva. ACI ha inteso, inoltre, evolvere il suo ruolo, in funzione delle trasformazioni della società, estendendo la sua attenzione a tutte le modalità con cui si compone oggi la mobilità individuale, di cui fruiscono tutti i cittadini non solo gli automobilisti, e integrando il concetto di mobilità sostenibile che deve essere certamente a minor impatto ambientale ma, altresì, anche con sempre maggiore la sicurezza stradale e, soprattutto, accessibile a tutti. ACI intende quindi perseguire questo percorso per i prossimi due anni, sviluppando campagne istituzionali/sociali, con adeguate pianificazioni nazionali, rinnovando le campagne specifiche legate ai servizi/prodotti offerti, proseguendo la comunicazione sui temi della Sicurezza Stradale e della corretta guida che ogni anno avranno un focus specifico, supportando con azioni di comunicazione specifiche le proprie articolate attività, ad iniziare da quelle sportive e associative. Obiettivi Al fine di accrescere awareness, autorevolezza e credibilità sia presso il grande pubblico italiano (protagonisti o fruitori della mobilità) come presso gli influenti di settore e gli interlocutori istituzionali, si reputa necessario che la comunicazione abbia come direzione: 1. Raccontare ACI in un’unica narrazione istituzionale, finalizzata ad ottimizzare e incrementare la corretta reputazione del brand, che successivamente si declina, in modo originale ma sempre riconoscibile, nelle diverse attività di comunicazione che saranno richieste; 2. Diffondere la vision di ACI e i valori del brand per sostenere una nuova consapevolezza, presso i target indicati, del vero e attuale posizionamento di ACI e del suo ruolo attivo nel processo di innovazione del Paese. 3. Promuovere e consolidare la consapevolezza della qualità, efficienza e innovazione dei prodotti e servizi che ACI offre, anche nei confronti di un pubblico meno attiguo al mondo ACI, per semplificare e migliorare le esigenze di mobilità.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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