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Tecnologia e tradizione, la ricetta di SpeeD che dà garanzia

Autore: Redazione


La concessionaria, di cui Fabrizio Tomei è responsabile per le attività digitali, è impegnata ad allargare il proprio network e sperimentare inedite soluzioni. Intanto, anche la stagione 2017 si chiude in crescita

Tecnologia e tradizione. Due elementi apparentemente antitetici, ma anche un’arma davvero importante per la concessionaria di Poligrafici Editoriale, SpeeD. Tale posizionamento non si traduce solo nella possibilità di offrire piani integrati agli investitori, ma soprattutto nella garanzia di un approccio serio al mercato. Ne è convinto Fabrizio Tomei, responsabile delle attività digitali di SpeeD, un network davvero ampio, in grado di sviluppare 75 milioni di pagine viste al mese e di raggiungere 15 milioni di utenti unici. La tendenza strategica, spiega Tomei in questa intervista a DailyNet, si esplica, da un lato, attraverso il progresso tecnologico e, dall’altro, con l’allargamento del network. Qual è, secondo lei, lo stato del mercato del digital adv? In continua evoluzione, ma d’altra parte come dall’inizio di questa industry. Diciamo che rispetto a vent’anni fa insieme al fatturato si sono moltiplicati esponenzialmente gli attori in campo, le tecnologie, gli editori; poi, sono nati i social, si è sviluppato il mercato sui motori di ricerca e così via. Questa continua evoluzione sia sul piano media che tecnologico è arrivata a un punto tale di complicazione che rischia di allontanare gli investitori o comunque di far perdere il focus su alcuni semplici, ma sempre validi, concetti della comunicazione sia essa online sia offline. Credo, quindi, si debba tirare una riga e rivedere la prospettiva generale. In questo contesto come s’inserisce l’andamento della concessionaria? La nostra è una concessionaria inserita perfettamente nel contesto digital e all’avanguardia su tutte le tecnologie ma per certi versi, essendo legata a un editore print, anche tradizionale almeno per quel che concerne la serietà con cui approccia il mercato e affronta le tematiche della comunicazione, e forse proprio per questo, sta vivendo un momento caratterizzato da performance molto buone. In quale ambito siete più impegnati nello sviluppo di soluzioni pubblicitarie? Soprattutto nel contesto del native advertising con una forte declinazione sulla video adv. La nostra proposition native rimanda certamente alla tradizione, ma ha una forte connotazione tecnologica, e per questo l’abbiamo chiamata Nativolution. In un contesto di fruizione cross-mediale, ci può fornire un esempio di un progetto da voi condotto quest’anno? La bassa sovrapposizione e la complementarietà tra lettorato stampa e utenti web ci permette di lavorare sinergicamente sui due media. In campo automotive abbiamo realizzato un progetto per il lancio di un nuovo modello caratterizzato da innovative tecnologie in car. Il quotidiano ha dato spazio alla parte più informativa, ricca di infografiche e approfondimenti, mentre online abbiamo potuto sfruttare le verticalità del nostro network: Hardware Upgrade si è concentrato sulle novità tecnologiche del modello, mentre il canale Motori di Quotidiano.net ha dato visibilità alle caratteristiche generali dell’autovettura. Quali sono i numeri del network che fa capo a SpeeD? L’offerta digitale di SpeeD è composta dalle testate news di Quotidiano.net con i relativi portali locali Il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno, a cui si affiancano altre verticalità specifiche come Hardware Upgrade, PinkItalia, Ubitennis, Informacalcio, Cavallo Magazine che coprono un’audience più estesa: tecnologia, donna e sport. Raggiungiamo, ogni mese, oltre 75 milioni di pagine viste, attraverso 15 milioni di utenti unici. Le tematiche del video e del programmatic sono al centro del vostro impegno strategico. Quali sono le ultime evoluzioni? Ci siamo concentrati davvero molto sullo sviluppo video, soprattutto in ambito outstream, fornendo strumenti di comunicazione e formati che riescono a integrarsi perfettamente in un mercato dove la prima scelta, spesso, è il preroll. SpeeD non opera solo sul fronte nazionale, ma anche su quello locale. Quali sono le opportunità di quest’ultimo segmento? E ancora, come si stanno muovendo gli investitori pubblicitari? Le nostre testate sono caratterizzate da una forte connotazione di carattere territoriale che garantisce un continuo coinvolgimento degli utenti, sempre più propensi a informarsi su ciò che accade vicino a loro. Questo andamento si evidenzia anche negli investimenti pubblicitari, che crescono costantemente da sei anni a questa parte. Gli inserzionisti locali, infatti, hanno verificato come queste pianificazioni non solo colpiscano il target ma abbiano anche una conversione rapida. Proprio per questo stiamo sviluppando sempre nuove soluzioni. Prendiamo ad esempio PromoQui, sito di aggregazione di volantini e offerte. Grazie al nuovo formato Qui Local possiamo estendere la reach delle campagne stampa anche online con offerte di lettori garantiti sfruttando il geotargeting del sito e la copertura territoriale della nostra concessionaria. Avete qualche novità che potete anticiparci in vista dell’anno prossimo? Da tempo ci siamo mossi soprattutto siul versante dell’acquisizione di nuovi siti in concessione. Per ora posso solo confermare che ci saranno importantissime novità, ma ne parleremo solamente nel prossimo periodo.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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