Autore: Redazione
10/10/2017

Table Spot: gli esperti di food commercial con una vocazione ecofriendly

Parafrasando il nome del genere di cui si occupano, il Table Top, si presentano al mercato come una delle aziende più importanti del settore a livello europeo. E già da qualche anno hanno deciso di intraprendere una strada nuova, più “green” e rispettosa dell’ambiente

Table Spot: gli esperti di food commercial con una vocazione ecofriendly

Vi siete mai chiesti come si faccia a far apparire il cibo così bello e invitante in video e in foto? Come si possa far volare una succosa fragola in un tripudio di yogurt, far fare a fiumi di cioccolata un’ammaliante danza di fronte all’obiettivo? Naturalmente non è affatto una cosa semplice. Sebbene il cibo, con i suoi colori e le sue svariate forme, riesca a offrire ai creativi moltissimi spunti per la realizzazione di video accattivanti, la loro esecuzione richiede competenze tecniche che vanno ben oltre l’uso della fantasia. L’arte di esaltare il cibo Ad occuparsi di trasformare il cibo in immagini e video, destinati in particolar modo al mondo della pubblicità, sono gli esperti del cosiddetto Table Top, nome che definisce il settore. «Le tecniche utilizzate per realizzare un Table Top, come dettagli e close up, servono a esaltare e, in un certo senso, far parlare il cibo. Si definisce così perché, solitamente, le riprese avvengono su un set molto piccolo, assimilabile ad un tavolo», spiega a DailyMedia in un’intervista Dario Cattadori, amministratore unico di Table Spot, azienda specializzata nella fornitura alle case di produzione di tutti quei servizi di elevata specializzazione in ambito table top, food ed effetti speciali. Table Spot è, al giorno d’ oggi, uno dei service più esperti ed efficaci d’Europa. Con oltre 350 table top pubblicitari pubblicati, sofisticate e complete attrezzature tecniche e un team specializzato, ha acquisito una spiccata sensibilità nel percepire le esigenze e i desideri dei clienti e delle agenzie. Green per vocazione Tutto il lavoro che c’è dietro alla concretizzazione di un Table Top deve necessariamente essere altamente specializzato e la realizzazione di un’immagine, anche di pochi secondi, può richiedere anche molte ore di lavoro e attrezzature molto potenti. Uno degli aspetti preponderanti è, senza dubbio, la qualità delle luci, imprescindibile per ottenere risultati professionali. Tuttavia, l’utilizzo di queste ultime è molto dispendioso sia a livello di energia sia a livello di emissioni. Per questo, Table Spot ha scelto di distinguersi dagli altri player del settore mettendo in pratica la sua spiccata vocazione ecofriendly. «Poniamo molta attenzione alla sostenibilità, per questo abbiamo scelto di dotarci di un sistema di luci a LED e siamo i primi nel nostro Paese ad aver abbandonato le classiche luci a tungsteno molto più impattanti sull’ambiente. Questo, ha comportato un cambiamento anche nelle dotazioni, ad esempio, abbiamo acquistato dei proiettori molto potenti prodotti in America affinché si adattassero alle nuove esigenze, riducendo al minimo consumi ed emissioni». Un cambiamento importante, dunque, che permette di risparmiare in un anno oltre il 20% di consumo (circa 10000 Kilowatt che corrispondono più o meno a 3,5 tonnellate di CO2 in meno emessi nell’atmosfera). Inoltre, Table Spot è in contatto costante con alcune associazioni benefiche per donare loro e non sprecare il cibo commestibile che rimane inutilizzato dopo le riprese. Uno sguardo ai trend Abbiamo, infine, esplorato, con lo sguardo privilegiato di Table Spot, cosa cercano maggiormente i brand, oggi, quando il cibo è il protagonista delle loro campagne. «Uno dei trend più evidenti nel campo della pubblicità Table Top è uno spostamento dalla ricerca spasmodica dell’esaltazione, della bellezza innaturale del prodotto che si voleva promozionare e che, spesso, scadeva in un eccesso talmente lontano dalla realtà da risultare stucchevole. Alcuni brand sono ancora legati a questa vecchia concezione, ma quasi tutti oggi, cercano il contrario, la naturalezza, la somiglianza con la realtà, una tentativo di apparire più veri, un’onestà intellettuale che si manifesta nella comunicazione e di cui la comunicazione ha bisogno, senza perdere naturalmente quell’appeal che stimoli l’appetito e quel pizzico di fascino e magia che, ovviamente, rimangono essenziali», conclude Cattadori.