Autore: Redazione
18/10/2017

Stati Uniti: è Amazon la destinazione su cui la maggior parte dei marketer aumenterà i budget

A confermarlo un’analisi a cura di ClickZ Intelligence e Catalyst, focalizzata sulla presenza pubblicitaria del colosso ecommerce e, in generale, degli OTT

Stati Uniti: è Amazon la destinazione su cui la maggior parte dei marketer aumenterà i budget

Un recente studio di ClickZ Intelligence, in collaborazione con Catalyst (GroupM), potrebbe provocare un nuovo, atteso terremoto, nel mondo della pubblicità digitale, e più in dettaglio di quello degli Over The Top. Secondo l’analisi ripresa da MediaPost, non c’è dubbio: è su Amazon che gli inserzionisti aumenteranno i propri budget l’anno prossimo, più di Google, Bing, Facebook o Twitter. In cifre, il 63% delle aziende intervistate ha manifestato la volontà di incrementare la spesa su Amazon, contro il 54% di Google, il 53% di Facebook, il 27% di Bing e il 23% di Twitter. E soprattutto solo il 15% del campione ha detto di essere convinto di sfruttare in tutte le sue potenzialità Amazon Marketing Services. Al contrario, appena il 17% afferma di maneggiare completamente lo strumento. L’analisi sul target consumer Lo studio è stato condotto a luglio su 250 spender nord americani operativi in un mercato consumer. Il focus è stato attorno a come i professionisti del marketing usano i servizi promozionali messi a disposizione da Amazon. ClickZ ha sentito anche il parere di 1.600 americani in merito alla navigazione sul sito ecommerce, le ricerche, e i comportamenti d’acquisto in relazione a otto categorie, tra cui grocery, abbigliamento, pet care, ed elettronica di consumo. Questa fase dell’analisi è avvenuta ad agosto e ha scoperto che il 66% degli intervistati ha comprato capi di moda su Amazon nell’ultimo anno. Dati, dati e ancora dati Com’è facile immaginare, il vantaggio di Amazon è dovuto ai dati sulle transazioni, che consentono di conoscere il profilo del consumatore e soprattutto quello che ha acquistato. Chris Humber, head of Search di Catalyst/GroupM ha definito questa situazione un “Santo Graal”, quello che Google vorrebbe avere e sopra ogni cosa “permette ad Amazon di muoversi dall’ambito della ricerca predittiva a quello della prescrittiva”. E secondo la ricerca anche il dispositivo Amazon Echo sta guadagnando popolarità: a oggi lo possiede il 14% dei consumatori e il 32% sta prendendo in considerazione l’ipotesi di comprarlo.