Autore: Redazione
11/07/2017

SoundCloud taglia il 40% dell’organico e chiude le sedi di Londra e San Francisco

Dopo le voci di una possibile vendita, la compagnia si ridimensiona. Ma il suo ceo assicura di essere sulla strada giusta per arrivare a profittabilità e indipendenza

SoundCloud taglia  il 40% dell’organico e chiude  le sedi di Londra e San Francisco

SoundCloud potrebbe essere la prossima vittima del consolidamento del settore dello streaming musicale. La società di Berlino, infatti, qualche anno fa al centro delle cronache per la sua crescita enorme, ha tagliato circa 170 dipendenti, pari al 40% dell’organico complessivo, nell’ambito di un processo di riorganizzazione del business. Contestualmente l’azienda ha chiuso gli uffici di San Francisco e di Londra concentrando le attività tra Berlino e New York. “Riducendo i costi e proseguendo la crescita delle revenue, siamo nella strada per la profittabilità e nel pieno controllo per il futuro da società indipendente di SoundCloud”, ha scritto in un blogpost l’amministratore delegato e co-founder della compagnia, Alexander Ljung. Secondo il New York Times, i licenziamenti sarebbero una mossa difensiva dopo le voci di una possibile vendita circolate nelle scorse settimane, per una valutazione inferiore al miliardo di dollari. La situazione dello streaming Dal 2014 SoundCloud è uno dei giganti dello streaming musicale con 175 milioni di utenti regolari. Nonostante ciò le etichette hanno fatto pressioni all’azienda affinché questa introducesse un modello pay, sulla scia di rivali come Spotify ed Apple Music. Il risultato? L’anno scorso è stato lanciato SoundCloud Go, la risposta alle richieste del mercato. Nel corso degli ultimi tre anni SoundCLoud non ha mai aggiornato i propri numeri, anche se per molti analisti i suoi utenti sono ancora attorno ai 175 milioni. Spotify ne conta 140 milioni, 50 dei quali pagano per il servizio premium, mentre Apple Music ne piò vantare 27 milioni, tutti paganti. Amazon non rivela i numeri di Prime Music. Tra i suoi investitori SoundCLoud può annoverare Twitter, che un anno fa ha immesso 70 mln di dollari nella compagnia.