Autore: Redazione
08/06/2017

Sole 24 ORE: con l’aumento di capitale, altri soci a oltre il 2%. Aprile vede peggiorare l’indebitamento

Le modifiche che l’assemblea del 28 giugno è chiamata ad approvare permetteranno l’ingresso di azionisti di peso. La media certificata da ADS relativamente alle copie diffuse nel 2015 è stata di 214.000 copie, 23.000 in più rispetto a quelle dichiarate nel mese di marzo

Sole 24 ORE: con l’aumento di capitale, altri soci a oltre il 2%. Aprile vede peggiorare l’indebitamento

Il CdA de Il Sole 24 Ore, di cui è presidente Giorgio Fossa, dopo aver approvato lunedì scorso la versione definitiva del piano industriale e della manovra patrimoniale e finanziaria, i cui termini e condizioni confermano quelli dei documenti già esaminati lo scorso 20 febbraio, ha proseguito il percorso che porterà il Sole 24 ORE all’assemblea del 28 giugno, attraverso la relazione relativa all’art. 2447 sull’aumento di capitale e quella sulle modifiche statutarie, approvate anch’esse il 5. Il 26 è previsto il closing dell’operazione di cessione di una quota di minoranza dell’Area “Formazione ed Eventi”, che dovrebbe apportare almeno 20 dei 70 milioni di euro previsti per l’aumento di capitale, di cui 50 per cassa. Altri 30, come ha già dichiarato l’azionista di controllo, ce li metterà Confindustria, mentre gli altri 20 sono attesi venire dal mercato, anche grazie all’incentivo di poter superare la soglia del 2% di possesso delle azioni, se l’assemblea lo approverà.

L’inoptato, comunque, sarà a carico di un consorzio di garanzia, per il quale è stato stipulato un accordo con Banca IMI (Gruppo Intesa Sanpaolo). L’aumento di capitale avverrà sulla base dei risultati del primo trimestre, approvati lo scorso 9 maggio, e che verranno esaminati dall’assemblea in quanto resi noti prima della riunione degli azionisti stessi. Intanto, la posizione finanziaria netta del Gruppo di cui è a.d. Franco Moscetti, aggiornata mensilmente su richiesta Consob, rivela che, nel primo quadrimestre, l’indebitamento è risultato negativo per 56,1 milioni di euro e, quindi, in peggioramento di altri 2,8 rispetto al periodo gennaio-marzo e rispetto ai 50,7 al 31 dicembre 2016. La variazione - recita la nota - è riferita principalmente all’andamento del flusso dell’attività operativa. Sul fronte delle diffusioni, infine, è arrivata la certificazione ADS per quelle del 2015, che evidenzia una media di 213.904 copie, di cui 39.761 digitali. A marzo 2017 - ultime dichiarazioni effettuate, per oggi sono attese quelle aggiornate ad aprile - i relativi numeri sono stati 191.000 e 54.000.